In memoria del prof. Marco Tangheroni

Marco_Tangheronidi Guido Verna 4 marzo 2004

L’11 febbraio scorso, a Pisa, sua città natale, è morto, a 58 anni,  il Prof. Marco Tangheroni. Si tratta di una figura di studioso cattolico di straordinario rilievo – ha insegnato nelle università di Cagliari, di Barcellona, di Sassari e di Pisa, dov’era professore ordinario di Storia Medievale e direttore del Dipartimento di Storia ed era stato direttore di quello di Medievistica –, il cui grande spessore culturale è però ben poca cosa rispetto al suo spessore umano.

Se il mondo accademico ha perduto l’insigne studioso, il mondo cattolico – e, dentro questo, chi come noi ha avuto la fortuna di frequentarlo ed essergli amico –  ha perduto molto di più, un punto di riferimento umano esemplare, l’exemplum incarnato della fede, della speranza e della carità, convissute per anni – più di trent’anni! – con la sofferenza, anzi da questa alimentate, raffinate e rafforzate.

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Commemorazione di Giulio Dante Guerra del prof Marco Tangheroni

Marco Tangheroni(Da Piccolo Gregge) Ieri ha concluso le sue sofferenze terrene per iniziare a godere della gioia del Paradiso il caro amico professor Marco Tangheroni: a Giulio che lo conosceva meglio di tutti noi chiedo di scrivere qualcosa su di lui.

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Comunicato Stampa di Alleanza Cattolica

Marco_TangheroniACNews 01‑2004

Alleanza Cattolica in lutto per la morte del professor Marco Tangheroni, socio fondatore dell’associazione, ne ricorda l’eccezionale testimonianza d’impegno culturale, civile e umano

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Ricordo di Marco Tangheroni

marco_TangheroniRitorno a casa dopo tre settimane di ospedale e due operazioni chirurgiche, una prevista ed una improvvisa. Non è molto tempo: cosa dovrebbe essere cambiato? Eppure, tutto è andato avanti, indifferente alla mia assenza; questa è la sensazione. provata con curiosità e con una punta (non più di una punta) di dolore.

Non dico del mondo esterno “grande”, la città, l’Italia, l’Europa, il pianeta. Quello è di per sé ‑ ci siamo abituati ‑ un mondo che va sempre avanti indipendentemente da noi. Anche nella cameretta d’ospedale, del resto, mi giungevano dalla televisione, peraltro raramente accesa, le notizie sulla borsa di Tokyo, sul cambio della lira, sulla Cecenia e sulla Somalia. Ho perfino votato, a letto, e seguito, un po’ distrattamente, l’andamento dello spoglio dei voti. E il tempo per la lettura dei giornali non mancava, anzi; mai ne avevo letti cosi tanti, e così attentamente, quasi accanitamente, come a voler mantenere, per loro mezzo, un rapporto con l’esterno, al di là dei vialetti ospedalieri panorama della mia finestra.

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Sfiduciato l’establishment

referendum_legge40il Giornale – 14 giugno 2005

di Antonio Socci

Tutta la stampa, la tv, gran parte della politica, dei nani e delle ballerine da una parte. Il 75 per cento degli italiani dall’altra. Perché non ne prendono atto? Perché non si dimettono? E’ stato uno dei referendum più fallimentari della storia repubblicana. Eppure aveva avuto dalla sua un colossale apparato propagandistico.

Il “Partito unico dei senza quorum” comprendeva tutti i potenti: dai più grossi giornali e media che bombardavano “a reti unificate”, a tutta la Sinistra (mobilitatissima, Cgil compresa), fino al quotidiano della Confindustria, poi pezzi della Destra e lobby di ogni tipo. Ma non hanno convinto neanche la metà degli elettori del solo centrosinistra. Non significa forse che i Fassino, i Bertinotti, i Prodi sono stati sfiduciati dal proprio popolo in questa deriva radicale che già Augusto Del Noce aveva colto? E’ stata per loro una disfatta di dimensioni storiche.

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Segreto per incidere

popolo_vitaAvvenire 14 giugno 2005

Pietro De Marco

Dopo un trentennio di latenza, fors’anche di subalternità e marginalità nella sfera pubblica, appena risarcite da un pontificato di geniale respiro e grande coraggio, i cattolici italiani hanno da poco ripreso coscienza del loro ruolo pubblico. Ruolo cui non possono sottrarsi, e che non può risolversi nell’immersione in altri terreni, considerato che la politica si manifesta veramente nell’essere capaci di responsabilità di indirizzo nella vita del Paese. Senza questo orizzonte la “politicità” – non solo cattolica ma di chiunque – si fa declamatoria e moralistica, e nella sostanza diventa dipendente dagli altri.

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Buddismo

buddismoRubrica Antidoti (www.rinocammilleri.it ) del 2 maggio 2005

Apprendo dai giornali del 29 aprile 2005 che nello Sri Lanka sta per essere presentata per la seconda volta una proposta di legge tesa a rendere illegale la conversione da una religione a un’altra.

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Forme del buddhismo in Italia. Il caso Shinnyo-en

 

buddhismotratto da www.cesnur.org

pubblicato su La Critica Sociologica,

n° 140, gennaio-marzo 2002, pp. 100-112

di PierLuigi Zoccatelli

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Buon viaggio, Dalai Lama

buddhatratto da www.cesnur.com
(pubblicato su “Avvenire” del 30 ottobre 1999 con il titolo “La trappola del Nirvana”)

di Massimo Introvigne

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Ceronetti sbaglia Buddha

Guido Ceronetti

Guido Ceronetti

tratto da www.cesnur.org

(versione annotata di un articolo pubblicato da “Avvenire” il 22 maggio 1998)

di Massimo Introvigne

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