L’ideologia con pretesa di oggettività è accusata di “incongruenze, falsità e luoghi comuni”.
di Maurizio Stefanini
Mar 24
L’ideologia con pretesa di oggettività è accusata di “incongruenze, falsità e luoghi comuni”.
di Maurizio Stefanini
Mar 24
Mentre in Italia si infiammava il dibattito sulle stigmate di Padre Pio, in un villaggio della Romania veniva posta la prima pietra della prima chiesa dedicata al santo di Pietrelcina.
L’evento ha avuto luogo a Pesceana, nella regione della Valcea, nella Romania centro-meridionale, grazie a padre Victor Tudor, sacerdote rumeno fino ad alcuni anni fa ortodosso, ma che dopo essere stato testimone di un miracolo realizzato da Dio per intercessione del santo cappuccino è voluto entrare nella Chiesa cattolica, seguito da tutti i suoi parrocchiani. Continua a leggere
Mar 24
Canti cancellati, bambinelli rimossi. «Battaglia che ci danneggia»
di Magdi Allam
Mar 20
Perché il testo Calabrò nasce per tutelare la vita ma rischia di consegnarla alla magistratura
di Alfredo Mantovano
deputato del PdL
Mar 20
di Gianfranco Amato
(Presidente di Scienza e Vita di Grosseto)
Raramente sono state scritte parole tanto infamanti contro la dignità dell’essere umano come quelle apparse sull’ultimo numero de “L’Espresso” a firma Giorgio Bocca. Parole con cui l’impietosa penna laicista si scaglia contro il «culto della vita a ogni costo che lascia perplessi i visitatori della Piccola casa della divina Provvidenza, la pia istituzione del Cottolengo, dove tengono in vita esseri mostruosi e deformi».
Mar 20
Scovato libricino che spiega come l’unica vera morte democratica sarà quella eutanasica
Mar 19
(dal sito ufficiale della Santa Sede)
Mar 19
Il 10 dicembre scorso sono stati celebrati i sessantanni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che venne adottata a Parigi nel 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (non senza astensioni significative). Marina Casini – docente presso l’istituto di Bioetica dell’Università cattolica di Roma nonché autrice di lucide pagine sul testamento biologico e la vicenda Englaro – ripensa i diritti originari dell’uomo, per sé medesimi recepiti nella Dichiarazione, alla luce delle nuove questioni circa la vita e la morte poste dagli sviluppi della medicina e delle biotecnologìe. Invalidati i sofismi di un certo razionalismo scientifico e confutata l’accusa di biologismo rivolta agli assertori della vita dal concepimento alla sua fine naturale, Marina Casini indica in ultimo la via regia per arginare la deriva relativistica che inquina la riflessione bioetica: essa sta nel riconoscimento del mistero della persona umana che trascende ogni sperimentazione lesiva del suo statuto ontologico, poiché, con richiamo a Benedetto XVI, l’uomo è realtà sacra.
di Maria Casini