L’evoluzione del linguaggio e degli atteggiamenti

handicap Aggiornamenti sociali,

n. 7-8, Luglio-Agosto 2003

Da disabile a diversabile, perché?

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La mafia cinese

 I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un Dizionario del Pensiero Forte

mafia cinese

di Domenico Airoma

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Don Romolo Murri, don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi nella storia del movimento cattolico in Italia

Cristianità n. 237-238 (1995)
Romolo MurriLuigi_SturzodeGasperi

di Marco Invernizzi

Vi sono ricerche e documentazioni che non illustrano tematiche non note e non introducono nuove problematiche, ma servono a reimpostare o a chiarire questioni note ma irrisolte o controverse: fa certamente parte di questa categoria l’opera Murri, Sturzo, De Gasperi. Ricostruzione storica ed epistolario (1898-1906), pubblicata da don Lorenzo Bedeschi nel 1994 e dedicata alla ricostruzione, sulla base della documentazione epistolare, del rapporto sviluppatosi, nell’ambito del movimento cattolico italiano, fra don Romolo Murri, don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi, a cavallo fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento (1).

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S.Pio X Notre charge apostolique, 28 agosto 1910

Notre_Chargedi Rino Cammilleri

La lettera apostolica all’episcopato francese (tecnicamente non un’enciclica, ma equivalente a una enciclica per importanza) dal titolo Notre charge apostolique condanna il movimento del Sillon (il Solco), fondato in Francia nel 1902 – sulla scia di una precedente associazione, la Crypte, nata nel 1894 da Marc Sangnier, che costituiva all’epoca l’esempio più articolato di una “democrazia cristiana” nel significato ideologico del termine.

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La “questione democristiana”

DCCristianità n.10 – 1975

Un mistero che pesa sul futuro dell’Italia

di Giovanni Cantoni

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Conformisti e bigotti ieri, conformisti e bigotti sempre.

antiberlusconismoArticolo pubblicato su TEMPI Numero: 25

19 giugno 2003

Il destino di certo azionismo cattolico

Fabio Cavallari, il nostro ateo e comunista in redazione ci domanda perché mai ci sia più risentimento antiberlusconiano in certi ambienti parrocchiani che nel Prc. A lui e ai lettori rispondiamo che, come vedete, come leggete, come ascoltate, le prediche ormai sono tutte uguali.

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”18 aprile 1948. Memorie inedite dell’artefice della sconfitta del Fronte Popolare

fronte_popolaredi Marco Invernizzi

Nato a Venezia nel 1902, Luigi Gedda ha attraversato la storia di tutto il secolo XX militando fin dalla giovinezza nel movimento cattolico italiano. Membro dapprima della Società della Gioventù Cattolica italiana, a Torino, dove ha vissuto fino al 1917 con la famiglia, dopo il trasferimento a Milano in seguito alla morte della madre, scomparsa l’anno precedente, ha partecipato alla vita della Gioventù Cattolica Ambrosiana.

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”Requiem” per un suicidio: la fine del ”popolarismo”

Dcdi Giovanni Cantoni

“Eventi recentissimi e dolorosi hanno condotto ad un’ulteriore e più grave frattura nella rappresentanza politica che fa riferimento all’ispirazione cristiana. È andato così ancora più avanti e sembra praticamente giunto a compimento quel processo che, nell’arco di alcuni anni, ha visto declinare l’impegno unitario organizzato dei cattolici italiani in ambito politico” (1): con queste parole lunedì 27 marzo 1995, a Loreto, S. Em. il card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha recitato il requiem per il democratismo cristiano che, con diverso nome dopo il primo e dopo il secondo conflitto mondiale, negli ultimi settantacinque anni ha egemonizzato la rappresentanza politica del mondo cattolico italiano.

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Nota su Giuseppe Dossetti e sul dossettismo

Giuseppe Dossetti

Giuseppe Dossetti

Articolo pubblicato sul n. 263 di Cristianità

di Marco Invernizzi

Il 15 dicembre 1996 muore don Giuseppe Dossetti. Con lui scompare uno dei padri fondatori della Costituzione italiana, che ha difeso fino al termine della sua esistenza terrena; scompare un uomo che ha influenzato la storia religiosa e civile italiana come vice segretario della Democrazia Cristiana, come deputato membro dell’Assemblea Costituente, come sacerdote consigliere del card. Giacomo Lercaro e di questi perito al Concilio Ecumenico Vaticano II, e – infine – come fondatore della comunità monastica della Piccola Famiglia dell’Annunziata, presente in diocesi di Bologna nell’obbedienza all’arcivescovo della città.

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Democrazia Cristiana e mondo cattolico nell’epoca del centrismo (1947-1953)

manifesto DcArticolo pubblicato su Cristianità n. 277 (1998)

di Marco Invernizzi

Il 18 aprile 1948 è una data fondamentale nella storia italiana. Attraverso una curiosa periodizzazione di mezzo secolo in mezzo secolo, nei cento anni precedenti il 18 aprile l’Italia ha definito la sua configurazione storico-politica.

Il 1848 ha segnato la fine del progetto cosiddetto neo-guelfo, che prevedeva il raggiungimento dell’unità e dell’indipendenza in un modo – per quanto discutibile – rispettoso delle radici cattoliche-universali e contemporaneamente municipalistiche dell’Italia e, al contrario, il sopravvento di forze politiche lontane e avverse alla Chiesa, come la Società Nazionale e il Partito d’Azione, la prima dominata dalla volontà di espansionismo del Regno di Sardegna e il secondo nazional-rivoluzionario.

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