Nuove considerazioni sulla legge 194

legge_194Corrispondenza Romana n.1142
15 maggio 2010

Il recente caso di Rossano, in cui un bimbo di 22 settimane sopravvissuto all’aborto è stato lasciato agonizzare nella sala operatoria per un giorno intero, e che solamente in seguito alle proteste di un religioso è stato posto in un’incubatrice dove è morto poco tempo dopo, oltre ad accendere i riflettori sull’orrore dell’aborto, consente delle riflessioni più approfondite sulla legge 194/1978 che da oltre trent’anni regolamenta la cosiddetta interruzione volontaria di gravidanza nel nostro Paese.

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Il difficile futuro della moneta unica

crisi_euroCorrispondenza Romana n.1142
 15 maggio 2010

«Il break-up, ovvero l’implosione dell’euro, non può essere esclusa a questo punto. L’effetto-contagio è una possibilità reale, e non solo sui paesi più a rischio» (“Repubblica”, 6 maggio 2010). Il pessimismo dell’economista Nouriel Roubini, professore di economia alla New York University («è difficile essere ottimisti guardando quello che succede ad Atene») conferma, dopo la crisi economica della Grecia, le riserve che in Italia ha manifestato “Corrispondenza Romana” fin dal 1992, quando la moneta unica fu “concepita” dal Trattato di Maastricht.

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Modernità e tradizione. Una grande lezione di Benedetto dal Portogallo

www.cesnur.orgbenedettoXVI_Portogallo 13 maggio 2010

 di Massimo Introvigne

Mentre – in modo peraltro comprensibile – l’attenzione sul viaggio del Papa in Portogallo si concentra sull’interpretazione del messaggio di Fatima e sulle sue relazioni con la crisi nella Chiesa che nasce dagli episodi dei preti pedofili, per molti rischia di andare perduta la straordinaria lezione della modernità impartita da Benedetto XVI nel Paese iberico, che ci riporta al cuore stesso del magistero di Papa Ratzinger.

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Se l’aborto diventa banale routine

abortoTempi 4 maggio 2010

Dall’America a casa nostra aumentano le donne che interrompono due, tre, anche più di quattro gravidanze. E non sono povere, ignoranti e immigrate. L’analisi di Borgna e un’inedita indagine italiana

di Benedetta Frigerio

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Il cristianesimo ha contribuito o penalizzato la civiltà?

Agnoli_coverAg Zenit (ZENIT.org) martedì, 18 maggio 2010

Intervista a Francesco Agnoli, autore di “Indagine sul cristianesimo”

di Antonio Gaspari

ROMA, Secondo una diffusa pubblicistica, il cristianesimo è stato causa di sventure e di calamità che hanno contraddistinto gli ultimi due millenni della storia occidentale: dall’Inquisizione alle Crociate, dalla compravendita della salvezza con le indulgenze alla lotta della Chiesa per il potere temporale.

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Risorgimento e Resistenza, due nodi della storia italiana

museo risorgimentoDalla newsletter dell’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale (ISIIN)
del 9 maggio 2010

I due “pilastri” del sentimento di appartenenza nazionale: Risorgimento e Resistenza, non sono considerati del tutto tali dalla comunità nazionale. Ecco perchè.

di Marco Invernizzi

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Bidoni e bufale: differenze

differenziataIl Foglio del 4 maggio 2010

Perché il mito della raccolta differenziata è un inutile spreco di tempo e di denaro

di Paolo Togni

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La Chiesa è immacolata e indefettibile

Dal sito Associazione Madonna di Fatima

La Chiesa è immacolata e indefettibile, dopo ogni campagna di attacchi contro di lei, la Chiesa sempre ne esce più forte e splendente di prima

Mons. João Scognamiglio Clá Dias, E.P.

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Gli abusi dei sacerdoti come "frecce e pallottole"

terzo_segreto Corriere della Sera 12 maggio 2010

di Vittorio Messori

Adesso, nella schiera vasta, talvolta inquietante dei «fatimisti» ci sarà fermento per mostrare che papa Benedetto XVI si è tradito, che ha smentito il cardinal Ratzinger quando fiancheggiò Giovanni Paolo II nella rivelazione del mitico Terzo Segreto.

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Dietrologie… ma non troppo

votazioniper Rassegna Stampa 10 maggio 2010

di Aldo Ciappi

(Centro Cattolico di Documentazione)

Qualche settimana fa, commentando l’esito delle elezioni regionali, soprattutto quelle in Piemonte e nel Lazio, quasi increduli avevamo registrato, una volta ancora, un moto di intelligenza del “popolo delle urne” – da sempre, almeno a parole, “lisciato” dalle sinistre, senza essere però da questo sempre ricambiate – il quale, pur posto nella condizione, stavolta, di non poter praticamente “sbagliare” (con l’incredibile ammucchiata centro-catto-eco-progressista…, nel primo caso, e, più brutalmente, con l’estromissione dalla corsa del partito-veicolo-di-voti, nell’altro), si è, direi ostinatamente, rifiutato di mandar giù quell’ intruglio ben confezionatogli dalla solita rete trasversale di poteri forti.

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