di Eugenio Pasquinucci
Incontro in una calda sera d’agosto, nella campagna pisana, il dottor Giancarlo Chiellini, un novantenne veterinario in pensione, ancora brillante nell’animo, autentico scrigno di ricordi. Il dottor Chiellini, dal 1967 per alcuni anni si trovò a lavorare in Unione Sovietica, nell’era di Breznev, quando il comunismo dominava e reprimeva ogni anelito di libertà con i carri armati.