
di Gustave Thibon
E’ un fatto che mai, forse, si erano notati così pochi scambi e tanta distanza da una classe all’altra della società o fra uomini di livello culturale diverso. L’influenza umana positiva delle élites sul popolo è ora pressoché nulla. Si era creduto, tuttavia – e fu uno dei maggiori miti del XIX secolo -, che la fraternità, la comunione sinfonica degli uomini sarebbe nata dall’affievolimento dello spirito di classe e, in definitiva, nella soppressione delle barriere sociali. Ma ciò che accade non è paradossale che in apparenza.