Storia della filosofia in sintesi

filosofiSchematizzando si può riassumere la storia della filosofia in tre grandi epoche:

1) quella antica (o classica) dominata dall’idea che la realtà, la cui oggettività è percepita con forza, sia ordinata e buona, ma solo nella sua struttura portante, nei suoi aspetti universali: il concreto, il singolare (io che scrivo e tu che leggi, il mio scrivere e il tuo leggere, e ogni fatto e atto della nostra e di chiunque vita) non hanno senso.

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Pensiero forte e pensiero debole: la radice dei valori

Trascrizione della relazione tenuta al Serra Club di Livorno l’11 febbraio 2002 dalla dottoressa Laura Boccenti Invernizzi sul tema: Pensiero forte e pensiero debole: la radice dei valori
pensiero forte

Laura Boccenti Invernizzi

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Origini della filosofia

filosofiaPerché in Grecia

la filosofia nasce in Grecia, e non in altre civiltà (Egitto, Mesopotamia, Persia). E’ tesi condivisa che tale origine si spieghi con le particolari condizioni che il mondo greco offriva:

– in ambito politico: la libertà
– in ambito culturale: un senso critico più sviluppato che presso altre culture, e la volontà di capire, spiegare la realtà in termini razionali.

Lo stesso mito greco, e la religione greca, non contengono quegli elementi mostruosi e irrazionali che si trovano presso altri popoli; in particolare i greci avevano, ancor prima della nascita della filosofia, un vivo senso che la realtà obbedisce a delle leggi razionali, ossia è retta dalla giustizia. Vediamo qualche brano che illustra tale convinzione.

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Il Libertinismo

A cura di D.Fusaro ed E. Polverelli

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Il pericoloso errore del relativismo etico

 relativismoArticolo pubblicato su L’Osservatore Romano
lunedì-martedì 3-4 febbraio 2003

di Robert Spaemann

La «Nota» della Congregazione per la Dottrina della Fede qui presentata critica un pre-giudizio, che nel mondo occidentale è ormai divenuto elemento costitutivo della “political correctness”. Il pre-giudizio si può riassumere nelle seguenti tesi: 1. I valori più alti di un ordine democratico liberale sono la tolleranza ed il pluralismo. 2. La tolleranza è inconciliabile con la convinzione di essere in possesso di una verità assoluta e definitiva. 3. L’ordine giuridico di uno stato liberale si fonda esclusivamente sulla volontà dei suoi cittadini. Esso non può pertanto presupporre alcun principio etico, la cui universalità sia riconosciuta solo da una parte dei cittadini. 4. Non esiste una realtà, come il «Diritto naturale». Il diritto può proibire solo azioni, che vanno contro la volontà di coloro che sono toccati dalle conseguenze di una tale azione.

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Il senso comune

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un dizionario del pensiero forte

senso comune

di Giovanni Cantoni

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Quale evidenza? Il ”senso comune” come fondamento della filosofia

senso_comune Il Timone – n. 12 Marzo/Aprile 2001

Vi sono certezze che precedono la riflessione filosofica. Date a ciascun uomo, sono evidenze e si possono mostrare. E fondano ogni sapere. Tra di esse la nozione di Dio. Chi le nega deve violentare la nostra natura di uomini ragionevoli

di Laura Boccenti

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Di moda ”il nome della Rosa”

Eco_coverArticolo pubblicato su Il Corriere del Sud n. 3; 1- 15 febbraio 2002

Una specie di manifesto velato del pensiero nominalista

di Oscar Sanguinetti

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Piccolo glossario filosofico teologico

filosofiAccidenti

Nella metafisica classica sono quegli enti, quelle caratteristiche che possono esiste solo appoggiandosi ad altro, cioè alla sostanza.

Angelo

In senso generico ogni creatura puramente spirituale (e perciò di perfezione ontologica superiore all’uomo). Di angeli parlano sia la Rivelazione ebraico-cristiana sia l’Islam. Ma il concetto di angelo come creatura intermedia tra Dio e l’uomo non è filosoficamente confutabile, e appare anzi come possibile e probabile. Nulla vieta infatti di pensare che Dio abbia completato l’ideale piramide che ha come base la materia inerte, come gradini successivamente ascendenti i vegetali, gli animali, e l’uomo, e come vertice Lui stesso, con un livello creaturale puramente spirituale. In senso specifico quella creatura spirituale che ha liberamente scelto (in modo definitivo e irreversibile [si veda il concetto di eviternità]), a differenza del diavolo, di obbedire a Dio Creatore.

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La filosofia araba e la cultura cristiana occidentale nel XIII secolo

filosofia_araba www.culturacattolica.it

di Giulio Luporini

In un periodo come quello che stiamo attraversando parlare di Islam e rapporti tra Occidente ed Islam è diventato quasi un obbligo, come se la presenza della civiltà islamica, con tutto ciò che comporta la sua ricchezza e la sua differenza, fosse emersa solo oggi. La realtà storica è ben diversa e basterebbe un rapido sguardo alla storia per rendersene conto.

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