Censura urtante sul declino demografico

nonniAvvenire del 6 aprile 2006

Sul declino economico invece gran chiasso

 Eugenia Roccella

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I Gulag visti dal Cremlino

gulag_coverIl Foglio 25 marzo 2006

Un libro racconta i milioni di morti nei campi sovietici attraverso le note burocratiche degli aguzzini e le postille con cui Stalin, scrivendo di suo pugno, chiedeva più severità

Siegmund Ginzberg

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Max Weber aveva torto.

Stark_coverCristianità n.333 gennaio-febbraio 2006

Una recensione di «The Victory of Reason» di Rodney Stark

Massimo Introvigne

Che il capitalismo sia nato nel mondo protestante, per modernizzare la vecchia e polverosa Europa cattolica, come spesso si legge ancora sulla scia di letture spesso neppure di prima mano del sociologo tedesco Max Weber (1864-1920), è tesi da tempo abbandonata dagli storici e dai sociologi dell’economia.

Si sa da tempo che l’economia moderna, la cui «invenzione» è stata attribuita da Weber alla seconda generazione, battista e metodista, del protestantesimo — non già alla prima, luterana e calvinista (1) —, era già fiorente secoli prima della sua presunta nascita.

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La “supposta” di Concilium

Concilium_cover_2006Libero  26 marzo 2006

Prendiamo il caso di “Concilium”, la nota rivista internazionale di teologia. E’ il simbolo dei cosiddetti “cattolici conciliari” pur avendo ormai ben poco di cattolico. Fu fondata da Hans Kung, Karl Rahner, Edward Schillebeeckx, Yves Congar, Johann-Baptist Metz. Oggi i nomi italiani menzionati nelle pagine iniziali della rivista (fra i direttori e nel comitato scientifico) sono quelli di Giuseppe Alberigo e Alberto Melloni, i due dossettiani bolognesi che – pur ininfluenti nella storia del pensiero cattolico – rappresentano sui giornali (come il Corriere della sera) la dura opposizione ai pontificati di Wojtyla e di Ratzinger. 

Antonio Socci

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Il matrimonio uomo-donna ha duemila anni di ragioni

matrimonio_medioevoIl Foglio 6 aprile 2006

Apologia della tradizione cristiana e della sua difesa della donna contro gli attentati illuministi e ideologici alla sua dignità

di Francesco Agnoli 

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Pechino alla conquista dell’Angola

Cina_AngolaInternazionale n.635, 31 marzo 2006

Luanda, ai ferri corti con i finanziatori internazionali, ha aperto le porte alle imprese cinesi. Ma questa cooperazione comincia a mostrare i primi inconvenienti

Aguiar Dos Santos,

(Traduzione di un articolo pubblicato su Agorà, Angola)

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Andrea Caccioli

“cercate ogni giorno il volto dei santi e traete conforto dai loro discorsi”

[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].

Andrea Caccioli

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La fede e l’umanità dei soldati brasiliani

brasiliani_ItaliaDa “Il Popolo” settimanale della diocesi di Tortona del 7 dicembre 2005

Sessant’anni fa nell’Oltrepò pavese  una gradita forza d’occupazione

Quando si parla degli eserciti alleati che dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 hanno combattuto, lungo l’intera Penisola, per liberare l’Italia dal nazifascismo, il pensiero corre subito agli anglo-americani. Qualcuno più erudito vi unisce il contingente polacco, ricordando l’alto tributo di sangue versato dai soldati polacchi nella battaglia di Montecassino. Pochissimi sono invece gli Italiani che ricordano il contributo delle divisioni brasiliane in questa fase della II Guerra Mondiale. A sessant’anni dalla fine del conflitto ripercorriamo alcuni episodi che ebbero per protagonista la Forza di Spedizione Brasiliana fin nel cuore del nostro Oltrepò.

don Maurizio Ceriani

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Il Vangelo di Giuda? Conosciuto da 1800 anni

Vangelo_GiudaPubblicato sul Corriere della Sera.
8 aprile 2006

di Vittorio Messori

No, non dovremo riscrivere le origini del cristianesimo; e la fede dei credenti non andrà in crisi per la pubblicazione di un frammento del cosiddetto “vangelo di Giuda“. Per dirla subito, la clamorosa presentazione a Washington, davanti alla stampa mondiale appositamente convocata, è soprattutto un’operazione economica e, probabilmente, anche ideologica. Storia e teologia c’entrano poco, gli specialisti veri sono al massimo incuriositi, non certo frementi di eccitazione per una “novità” che non è tale e che, essi, già conoscevano. Magari da più di 1800 anni, visto che fu verso il 180 che Ireneo, vescovo di Lione ma greco e gran conoscitore del Medio Oriente, compose il suo Contro le eresie.

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L’allarme degli intellettuali arabi

madrassaRubrica Insciallah Mondo e Missione
n.4 aprile 2006

«Lo scontro al quale assistiamo oggi nel mondo non è né scontro di religione né di civiltà. È lo scontro tra mentalità moderna e medievale, scontro tra civilizzazione e mondo primitivo, tra razionalità e barbarie, tra libertà e oppressione, democrazia e dittatura, tra diritti umani e la loro violazione, tra chi tratta la donna come un essere umano e chi la tratta come una bestia».

di Samir Khalil Samir

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