Amare il mondo appassionatamente

Josemaría EscrivàTesto dell’omelia pronunciata nel campus dell’Università di Navarra, l’8 ottobre 1967

da San Josemaría Escrivà.

Mons. Javier Echevarría presentava così quest’omelia durante il XIII Simposio sulla Storia della Chiesa in Spagna e in America: “Amare il mondo significa amarlo in Dio e per Dio. In questa determinazione si radica il messaggio di questo sacerdote santo. Un messaggio vecchio come il Vangelo e come il Vangelo nuovo. Nel mondo esistono molti uomini e donne, e il Maestro chiama tutti, senza eccezione. Li chiama a una vita di santità, a una vita eterna”.

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Nessuna autorità può avallare la «dolce morte»

eutanasiail Giornale 26 settembre 2006

 Mario Palmaro

Che Piergiorgio Welby abbia pensato di rivolgersi direttamente al capo dello Stato per chiedere l’eutanasia è molto istruttivo. Involontariamente, il co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni ci mette di fronte al problema più grave, e oggettivamente insormontabile, di ogni discorso sulla dolce morte»: a chi spetti decidere chi, come, dove e quando si possa uccidere per motivi pietosi.

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Tocca al Papa di Roma difendere i fondamenti della civilità

proteste islamAvvenire, martedì 19 settembre 2006

Al dunque di tante chiacchiere e troppi silenzi

Marina Corradi

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Non aprite la porta del demonio

Olanda_eutanasiail Giornale 25 settembre 2006

Nel 2004 la Santa Sede, per mezzo della Pontificia Accademia per la Vita, aveva diffuso un’articolata analisi del caso Olanda, mostrando come quando si tratta di attacchi alla vita il primo intervento legislativo inneschi la logica scivolosa del «piano inclinato». Siamo nel 2006 e la profezia si è già avverata: il Parlamento olandese discute l’estensione dell’eutanasia ai malati di mente, riservando la decisione ai medici

di Massimo Introvigne

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Il debito formativo del Centrodestra

forza italiaIl Domenicale n.35 – 2 settembre 2006

Perché 5 anni di governo non sono bastati per costruire un progetto politico e una nuova classe dirigente? Pensare alla cultura come una forma residuale di attività politica non ha portato bene alla Cdl. Quando era al potere, la pur vasta galassia dei think tank e delle riviste di area è stata snobbata. Oggi ci s’inventa con ritardo fondazioni e scuole. Mentre servirebbe il Fusionismo

Angelo Crespi

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Un grande discorso: il Papa bacchetta i politici cattolici

Benedetto XVIPubblicato su Il Giornale

di Massimo Introvigne

Il Papa partendo per la Baviera ha ricevuto a Roma i vescovi canadesi dell’Ontario, un paese dove molti parlamentari cattolici si stanno battendo con grande coraggio per liberarsi della legge sul matrimonio omosessuale lasciata in eredità al nuovo governo conservatore (che ha vinto le elezioni proprio insistendo su questo tema) dal precedente esecutivo socialista. Eppure, Benedetto XVI ha pronunciato un discorso di rara durezza sulle gravi responsabilità dei politici cattolici che hanno “escluso Dio dalla vita politica”, “sacrificando l’unità della fede” a ragioni di schieramento partitico.

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Perchè sono costretti a stratassarci

debito_pubblicoTempi n.35 del 14 settembre 2006

Le bugie dell’Unione hanno le gambe corte;  a fine giugno 2006 infatti, grazie alla finanziaria Tremonti, il deficit è di soli 36,4 miliardi di euro, rispetto ai 58 miliardi del 2005 e già da quest’anno potrebbe essere rispettato il tetto del 3 per cento del debito pubblico sul Pil che Bruxelles chiede per il 2007. Ecco perchè Padoa Schioppa vuole una Finanziaria di soli 30 miliardi, ma nel programma di governo i “riformisti” hanno promesso di tutto, tanto che la spesa potrebbe aumentare di 75 miliardi. Per questo ci aspetta un futuro di lacrime e sangue.

di Giannino Oscar

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Taizé

perdonoRubrica Antidoti

di Rino Cammilleri

Il 16 agosto 2006, nel corso della consueta udienza del mercoledì, il papa a Castel Gandolfo ha ricordato l’anniversario della morte di frère Roger Schutz, fondatore della comunità ecumenica di Taizé in Francia. Come si ricorderà, il novantenne frère Roger era stato pugnalato da una squilibrata durante la recita dei vespri in chiesa. In quel momento erano presenti migliaia di fedeli, soprattutto giovani.

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«Tu chi dici che io sia?» Domande per un serio test di integrazione

integrazioneTempi num.33 del 31 agosto 2006

di Risè Claudio

Utopia, o cinismo? La lunga scia di sangue che l’invasione immigratoria non controllata sta lasciando dietro di sé nel nostro paese chiede di essere riconosciuta per quello che è. Il corpo di una comunità non è così diverso dal corpo, e dalla psiche, di un essere umano. Non basta essere lì per appartenervi, e collaborare alla sua crescita. Nel nostro mondo iperscientista, ci si dimentica che esistono cellule (condizionate da traumi, intossicazioni, fattori patogeni di vario tipo) che, invece di aiutare l’organismo in cui si trovano, lo aggrediscono, distruggendolo.

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Laogai. I Gulag cinesi

laogai_3informazioni e premessa all’edizione italiana del volume  di Hongda Harry Wu

Hongda Harry Wu LAOGAI. I GULAG CINESI Ed. L’Ancora del Mediterraneo  

in collaborazione con Toni Brandi The Laogai Research Foundation

disponibile presso la libreria  Theseus

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