Gli imam ultrà che Amato non caccia via

DigosIl Giornale, 2 aprile 2007

di Massimo Introvigne

Caso numero uno. Nell’ultimo weekend al variopinto convegno del Campo Antimperialista a Chianciano, che ha visto insieme sedicenti resistenti irakeni e ultra-comunisti vicini alle Brigate Rosse come i Carc, il portavoce dell’Ucoii, l’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia, dichiara – registrato in video e salutando i compagni a pugno chiuso – che “i giovani musulmani d’Europa possono essere compagni di strada e di lotta e ne abbiamo visto una parte notevole in Francia, due anni fa”.

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Botte alla moglie? Ok se è islamica. E la chiamano Europa

botte islamichedal sito SVIPOP Sviluppo e popolazione aprile 2007

In Germania, rifiutato il divorzio a una donna marocchina perché le violenze del marito sono giustificate dalla cultura islamica. E’ un grave segnale del processo di tribalizzazione verso cui si è avviata l’Europa. Che ignora anche la possibile evoluzione dell’islam: negli stessi giorni in Niger i capi tradizionali chiedevano al locale governo di vietare i matrimoni precoci delle bambine.

di Anna Bono

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Lidija Chukovskaja: cento anni fa nasceva la scrittice di “Appunti su Anna Achmatova”

Chukovskaja_LIl Sole 24 Ore 28 marzo 2007

di Piero Sinatti

Solo in Russia hanno ricordato la scrittrice russa Lidija Chukovskaja (1907-1996) nel centenario della nascita (24 marzo). Figlia del famoso poeta e critico letterario Kornej Chukovskij, assurse a grande notorietà negli anni 60-70, quando in Occidente uscirono per la prima volta i suoi libri, proibiti in patria. Partecipò attivamente al Dissenso e al samizdat. Fu espulsa dall’Unione degli scrittori sovietici nel 1974. Solzhenitsyn l’ha definita “gloria della pubblicistica russa “. Ma è un giudizio limitativo. Lidija fu una grande scrittrice e una testimone d’eccezione.

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Fidel Castro si ‘risveglia’ Verde

Castro_ChavezDal sito SVIPOP Sviluppo e Popolazione 2 aprile 2007

Castro sulla scena pubblica, con un articolo scritto per il giornale ufficiale del regime, è nel nome dell’ecologismo: contro la scelta di Bush di puntare sui biocarburanti. “Condanna a morte 3 miliardi di persone”. Ma dietro gli argomenti “verdi” c’è la preoccupazione che l’America Latina sia meno dipendente dal petrolio dell’amico Chavez.

di Fabrizio Proietti

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Un errore parlare di derby con Benedetto

Martini

card. Martini

Corriere della Sera 17 marzo 2007

di Vittorio Messori

«Il cardinal Martini: strappo sui Dico» : così, ieri, i titoli di alcuni quotidiani. In realtà, leggendo gli articoli si constatava che dei Pacs à l’italienne l’arcivescovo emerito di Milano non aveva parlato, almeno esplicitamente, e il suo discorso era partito dal commento a un brano biblico per le messa dei pellegrini ambrosiani a Gerusalemme.

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Il Papa ai ragazzi del carcere minorile di Casal del Marmo a Roma

Benedetto_Carcerati

Il Papa nella palestra di Casal del Marmo

18 marzo 2007

Il Papa in visita al carcere minorile di Casal del Marmo (Roma)

OMELIA DEL SANTO PADRE

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Annibale, il vino scozzese e il protocollo di Kyoto

annibaleTratto da L’Occidentale il 26 marzo 2007

218 a.C., Idi di Marzo. Cinquantamila uomini guidati da Annibale, attraversano le Alpi assieme a molti elefanti. Il traforo del Monte Bianco non c’è ancora, e ovviamente neanche la TAV. Basso Medioevo. I Cavalieri della Tavola Rotonda bevono del buon vino non certo importato dalla Borgogna o dal Chiantishire, ma prodotto nelle valli della Scozia. Ma non c’era neve sulle Alpi? o quanto mite era il clima in Scozia?

Come la maggior parte dei fenomeni fisici soggetti a milioni di parametri, la temperatura del globo terrestre ha un andamento ciclico. In sostanza non c’è nessun riscaldamento anomalo, nè tantomeno foriero di catastrofi. Siamo semplicemente in una fase con temperature più alte della media, alla quale subentrerà un altro periodo con temperature medie più basse, e così via da milioni di anni.

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I retroscena “celesti” di quella bandiera

Bandiera_EULibero, 30 marzo 2007

Nei giorni scorsi Benedetto XVI è tornato ad auspicare il riconoscimento delle “radici cristiane” da parte di questa Europa laicista e ostile. Romano Prodi si è affrettato a dire che lui – da presidente della Commissione europea – fece di tutto per includere questa menzione nel testo della Costituzione. Naturalmente è vero l’esatto contrario. Non fece nulla, come ha dimostrato l’on. Mario Mauro, vice Presidente del Parlamento europeo. Anche allora a Prodi interessava solo mantenere la poltrona. Tutto passava in subordine. Sebbene le radici cristiane d’Europa fossero tutt’altro che una cosa confessionale: “è semplice osservanza della verità” come scrisse il laico Benedetto Croce nel famoso saggio “Perché non possiamo non dirci cristiani”.

di Antonio Socci

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Una realtà sgradevole e misteriosa. Ma necessaria alla libertà

infernoCorriere della Sera 26 marzo 2007

di Vittorio Messori

«Eminenza, perchè i preti nelle loro infinite omelie (più di 25.000 ogni domenica nella sola Italia) non parlano più dell’aldilà e, soprattutto, rifuggono  dal pronunciare una parola che è divenuta tabù: inferno?». Alla domanda, l’allora Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, Joseph cardinal Ratzinger, mi guardò un po’ ironico: «Il fatto è che oggi tutti, anche nel clero, ci crediamo talmente buoni da non poter meritare altro che il paradiso. Siamo impregnati di una cultura che, a forza di alibi e di attenuanti, vuol togliere agli uomini il senso della loro colpa, del loro peccato. Lo osservi: tutte le ideologie della modernità sono unite da un dogma fondamentale. E , cioè, la negazione di quella realtà che la fede lega all’inferno: il peccato».

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Il silenzioso calvario degli armeni

turchi-armeniAvvenire 24 gennaio 2007

editoriale

Antonia Arslan

In un recente articolo, il giornalista e scrittore turco-armeno Hrant Dink, assassinato a Istanbul venerdì scorso, scriveva, a proposito del crescente clima di intimidazione e di minaccia che lo circondava, come una nube oscura che s’infittiva sempre di più: «Ciò che trovo realmente insopportabile è la tortura psicologica in cui mi trovo a vivere, come un piccione, continuando a ruotare la testa in su e in giù, a destra e a sinistra», non sapendo da dove arriverà il colpo. E il colpo è arrivato.

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