di Piero Sinatti
Il centenario di uno scrittore è un’occasione per tornare sul suo destino e la sua opera. Se si tratta di Varlam Shalamov, l’autore dei Racconti della Kolymà, ricordarlo è ancor più necessario per la singolare tragicità del destino, per la “fortuna”, solo postuma in patria, di un’opera letteraria intimamente legata a uno dei più sconvolgenti capitoli della storia russa.