La shari’a: se la conosci la eviti

La Bussola quotidiana 25 ottobre 2011

di Valentina Colombo

«Bisogna abolire la sharia, la legge islamica, ovvero le pene corporali, come la lapidazione della donna per adulterio e la decapitazione per apostasia. Bisogna abolirla in tutti i paesi musulmani per affermare l’uguaglianza tra uomo e donna, tra musulmano e non musulmano, perché per l’islam la disuguaglianza tra uomo e donna e musulmano e non musulmano sono concetti eterni, che non possono essere messi in discussione», queste le parole di Lafif Lakhdar, intellettuale liberale tunisino residente in Francia,  che non è per nulla entusiasta dei primi risultati elettorali che provengono dal proprio paese.

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Emergenza educativa, emergenza antropologica

educazioneStudi cattolici n. 608 – ottobre 2011

Un progetto educativo non è, non può essere, un progetto tecnico; è un processo di generazione di una persona e quindi sempre esposto al rischio della libertà che ciascuno di noi è». Lo sostiene il prof. Sergio Belardinel­li, ordinario di Sociologia del processi culturali nell’Università di Bologna, in questo intervento netto e appassionante. «È sbagliato trasformare l’e­ducazione in un protocollo da seguire»: pertanto, non si può educare in as­senza di un modello antropologico; ciò che conta, infatti, è una «relazione educativa» che non eluda la trasmissione di comportamenti e di valori che compongono una tradizione

Sergio Belardinelli

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Il Papa e le crociate. Qualche "puntino sulle i"

crociateDal sito Libertà e Persona

di Massimo Viglione

«Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura».

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Immigrati, il primo diritto è conoscere Cristo

immigraz_chiesala Bussola quotidiana 26 ottobre 2011

di Massimo Introvigne

Martedì 25 ottobre è stato pubblicato il Messaggio di Benedetto XVI per la 98ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (15 gennaio 2012), intitolato «Migrazioni e nuova evangelizzazione» e formalmente datato 21 settembre 2011. Il Messaggio ha due parti. Da un lato, ribadisce la dottrina sociale della Chiesa in materia d’immigrazione. Dall’altra, affronta un tema relativamente nuovo, anche se non inedito: i rapporti fra immigrazione e nuova evangelizzazione.

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Anche questo granello di polvere lo fa Lui

Marco Bersanelli

Marco Bersanelli

L’astrofisico Marco Bersanelli è intervenuto il 15 ottobre all’incontro in Vaticano sui nuovi evangelizzatori: «La scienza nasce dalla meraviglia per l’esserci delle cose».

di Marco Bersanelli

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Pyongyang esporta manodopera a basso costo

lavoro KoreaInternazionale n.920 del 21 ottobre 2011

Lavorano molto, costano poco e non possono protestare. Mandando all’estero i suoi operai il regime di Kim Jong-il riempie le casse ed entra nel mercato globale dei consumi

Simon Ostrovsky,

The Independent, Gran Bretagna

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Le Cattedrali

chartre Il Timone n.106 Settembre-Ottobre 2011

Che cos’è una cattedrale? Qual è il suo valore supremo? Elevare socialmente, culturalmente e spiritualmente l’uomo verso l’altro, verso il divino

di Marco Meschini

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Assisi. C’è chi ancora non capisce

Assisi_2011La Bussola quotidiana 31 ottobre 2011

di Massimo Introvigne

Ricevendo in Vaticano i partecipanti all’incontro di Assisi il Papa il 28 ottobre ha avuto ancora l’occasione di chiarire il senso dell’evento. A credere ai vaticanisti, Benedetto XVI legge quotidianamente una rassegna stampa, e se lo ha fatto dopo Assisi deve essere rimasto piuttosto depresso.

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Perché il Giappone ha bisogno di Cristo?

giapponesiAg Zenit (ZENIT.org).martedì, 30 agosto 2011

di padre Piero Gheddo

ROMA, Negli istituti missionari italiani impegnati in Giappone, come il Pime e i Saveriani, si discute sulla missione nel Paese del Sol Levante: è proprio necessario continuare a mandare missionari in un paese dove la Chiesa è ormai fondata e ha un buon numero di vocazioni alla vita consacrata?

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Il ritorno del partito anti-italiano

bandieraLa Bussola quotidiana 12 ottobre 2011

di Massimo Introvigne

C’è una categoria che non va di moda, ma che tuttavia il «politicamente corretto» non riesce a espellere totalmente dal linguaggio comune: il tradimento. Nonostante tutto, si continua a parlare di «tradimento» quando qualcuno si concede un’avventura amorosa che profana i vincoli del matrimonio.

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