Le conseguenze del divorzio

Claudio Rise

Claudio Rise

il Timone n. 30, Febbraio 2004

Il divorzio produce insicurezza sociale, spese ingentissime per lo Stato, sensi dl colpa e indebolisce la personalità, rendendo più difficile affrontare le prove successive della vita. Vittime principali:i figli. Intervista a Claudio Rise.

di Roberto Beretta

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La castità matrimoniale

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Zelia e Luigi Martin

Il Timone – n. 24 Marzo/Aprile 2003

Se ne è persa la memoria o non si ha più il coraggio di parlarne: la castità tra gli sposi sembra essere scomparsa. Invece è progetto di Dio, modo di essere dell’uomo e della donna, verità sulla persona.

di Mario Palmaro

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Alunno si getta dalla finestra: «I miei si separano»

separazioneArticolo pubblicato su Il Giornale 
di martedì 20 febbraio 2001

Mamma e papà si stanno separando. Io a chi servo». Un bambino di dodici anni ieri mattina ha borbottato questa frase ai compagni di classe. Poi, s’è lanciato dalla finestra della scuola, a Foggia.

di Nicola Forcignanò

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Non si può dare la morte per motivi affettivi

eutanasiaArticolo pubblicato su Italia Oggi
30 aprile 2002

Un giudice può tenere conto delle motivazioni di un gesto solo se e nei limiti ammessi dalla legge, essendo, come è noto a tutti, anch’egli soggetto alla legge. L’assoluzione nei casi di eutanasia mai può essere  giustificata da motivi affettivi o umanitari

di Ennio Fortuna

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L’Eutanasia

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un Dizionario del Pensiero Forte

eutanasia

di Lorenzo Cantoni

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Il Dna va alla guerra

Dna pubblicato su Avvenire, 20 gennaio 2004

Con la teoria del «gene egoista» negli anni ’90 si è imposto un nuovo darwinismo sociale. Che oggi viene messo in discussione

di Maurizio Blondet

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Mistificazioni evoluzionistiche e matematica

numeriArticolo pubblicato su Cristianità n. 95 (1983)

le cifre danno solo una pallida idea del tipo di problema che sorge quando si vuole assegnare al caso la genesi e la complessità del mondo vivente. Basta supporre, per esempio, che i geni interessati alla novità siano 6 anzichè 5, perché la certezza della comparsa di un mutante risulti di 1 su 100 miliardi di miliardi di anni! Dato che la cosmologia più recente assegna all’Universo una età di circa 20 miliardi di anni si può ritenere assurda ogni ipotesi che faccia ricorso al caso come a fonte di variabilità vantaggiosa, sia in ambiente pre-vivente che in ambiente vivente.

di Luciano Benassi

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L’uomo in rivolta ed il mito dell’evoluzionismo

uomo_scimmiadi Giuseppe Sermonti

Le tre rivolte dell’uomo

Benché ogni ribellione umana abbia sempre come ultimo scopo la ricerca della conoscenza, il significato che questa conoscenza assume nei miti antichi e nella moderna mitologia della scienza è profondamente diverso. Per Adamo conoscere significa perdersi nel disordine della realtà, rifiutando la serenità del paradiso, sperimentando il dolore e l’amore, la nascita e la morte. Lasciando l’Eden, minacciato dalla spada divina, egli accede a quel mondo di angoscia e di passione che sarà per sempre la dimora dell’uomo mortale, il mondo del bene e del male, della colpa e del perdono, dell’intimo e del personale.

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L’origine della vita

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un Dizionario del Pensiero Forte

Sistina_cappella

di Giulio Dante Guerra

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Lejeune: oltre Darwin trovi la Bibbia

Lejeune

Jerome Lejeune

Articolo pubblicato su Avvenire del 6 ottobre 2002

La teoria dell’evoluzione, spesso utilizzata come un’arma contro la Chiesa, incontra oggi qualche detrattore nel mondo scientifico…

«Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Se la teoria di Darwin è totalmente criticabile, non è in nome di una difficoltà con la rivelazione della Chiesa. Darwin si è certamente servito della sua teoria per cercare di dimostrare l’antropologia cristiana. Ciò non è per niente contestabile e lui stesso i ha confessato, e sua moglie gli ha scritto delle lettere straordinarie a tal proposito per cercare di distoglierlo da un tale progetto.

Stando così le cose, non bisogna credere che la Bibbia si oppone necessariamente al concetto di evoluzione. La Bibbia è anche il primo libro evolutivo poiché evidenzia le tappe della creazione. La cosa che più stupisce è che nella Bibbia appaiono dapprima gli animali marini, poi gli animali volanti,poi gli animali terrestri e da ultimo l’uomo. Sarebbe a dire che la Bibbia, in uno scorcio assolutamente folgorante, enumera la comparsa degli esseri viventi secondo l’ordine in cui noi li ritroviamo negli strati geologici».

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