
di Gianteo Bordero
Il realismo genera politica, l’utopismo genera il suo contrario: l’antipolitica. Molto oggi si discute sullo scarso interesse dei giovani nei confronti della politica. Esso deriva, sostanzialmente, proprio dall’abbandono del realismo come criterio e cardine cultural-politico per eccellenza. Se oggi sussiste un impegno politico giovanile “di massa”, questo abita a sinistra, ma non come salvaguardia e propagazione delle ragioni della politica, bensì come distruzione di essa nel nome dell’anti-politica, cioè dell’utopismo. Il no-global è solo la punta dell’iceberg di questo diffuso sommovimento anti-realista, che affonda la sua visione politica in una concezione gnostica della realtà.