Elisabetta. Creatura di circostanza (di Hilaire Belloc)

(da Totustuus network)

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“Vi era stato un generale movimento di rivolta in Inghilterra contro la nuova liturgia, introdotta da Seymour e dalla sua banda di arpie. Una tale reazione era inevitabile poiché, per quanto potenti fossero gli interessi scesi in lizza e per quanto vasta fosse la loro azione in tutto il paese, quella gente non poteva pretendere di rovesciare le abitudini tradizionali di una intera popolazione senza provocare la resistenza.

Più tardi… giunse l’ora dell’attacco ai monasteri… la resistenza altrove era stata travolta con grande ferocia dagli interessati beneficiari della riforma… Ma su quella rivolta, le forze della corona, per quanto fossero disorganizzate, avevano acquistato una superiorità militare.

Tale superiorità non sarebbe stata acquistata senza il tradimento del Duca di Norfolk. Tuttavia venne acquistata, e quando la ribellione fu domata, le forze che avevano ottenuto la repressione godettero gli stessi effetti che si conseguono in una normale guerra dopo una vittoria sul campo.

Inoltre i ribelli sconfitti furono impiccati in grandissimo numero. Sarebbe stato molto difficile compiere un viaggio attraverso l’Inghilterra senza veder penzolare da qualche forca il disgraziato corpo di un uomo (o di una donna) che le autorità, e cioè la classe al potere, avevano condannato a morte per essersi opposti ai nuovi interessi della ricchezza dominante”.