Mons. Lori contro Obama: viola la libertà religiosa

William E. Lori

Arcivescovo William E. Lori

www.1channel.it  2 luglio 2012

di Marco Respinti

Finalmente, dopo Stati Uniti d’America, Canada e altri Paesi, anche l’Italia si è dotata di un Osservatorio della Libertà Religiosa, allo scopo di monitorare e contrastare le violazioni della libertà religiosa nel mondo, a cominciare dalle aree “a rischio” dove le minoranze sono perseguitate.

L’iniziativa, promossa dal Ministero degli Esteri e da Roma Capitale, ha debuttato questa mattina a Roma, dov’è stata presentata all’Associazione della Stampa Estera con un intervento dell’arcivescovo di Baltimora, William E. Lori, sui fondamenti della libertà religiosa e le minacce che oggi patisce anche in Occidente.

Il protocollo istitutivo dell’Osservatorio prevede la nomina da parte del ministro degli Esteri e del sindaco di Roma di quattro membri e di un coordinatore. I quattro membri sono due diplomatici con lunga esperienza di diritti umani, Diego Brasioli e Roberto Vellano, e due esponenti di organizzazioni non governative, Attilio Tamburrini, da anni principale redattore dei periodici rapporti sulla libertà religiosa della Fondazione di diritto pontificio dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre, e Roberto Fontolan.

Come coordinatore il ministro degli Esteri Giulio Terzi e il sindaco di Roma Gianni Alemanno hanno scelto il sociologo torinese Massimo Introvigne, citando la sua esperienza del 2011 all’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), dove è stato Rappresentante per la lotta al razzismo e alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni.

«Proprio la mia esperienza all’OSCE – spiega Introvigne – ha confermato il ruolo leader dell’Italia nel promuovere coalizioni che intervengono, talora pubblicamente e talora discretamente, quando la libertà religiosa è minacciata. L’Osservatorio darà sistematicità a questa azione come voce dei perseguitati religiosi che non hanno voce, a partire dai cristiani che ogni domenica in molti luoghi rischiano la vita semplicemente andando a Messa».

Mons. Lori non ha quindi perso l’occasione per intervenire sulle minacce alla libertà religiosa e ai diritti dei cristiani che si perpetrano in Occidente, in specie, oggi, nel suo stesso Paese, dove il presidente Barack Obama e la sua Amministrazione si stanno distinguendo per una pervicacia davvero particolare e senza precedenti.

«Negli Stati Uniti – ha detto il presule – c’è una vecchia tradizione di anticattolicesimo, storicamente superata con grandi sforzi grazie in particolare a un mio predecessore come arcivescovo di Baltimora, il cardinale James Gibbons (1834-1921). Ma ora questo anticattolicesimo ritorna. La Chiesa dà fastidio per il suo continuo richiamo al bene comune e ai diritti inviolabili della vita e della famiglia».

L’arcivescovo ha dunque denunciato le parti della riforma sanitaria voluta dal governo Obama che impongono anche a istituzioni della Chiesa di finanziare l’aborto e la contraccezione dei loro dipendenti, con un’eccezione solo per le “Chiese” definite in modo “estremamente restrittivo”. «Con questo ‒ ha affermato l’arcivescovo ‒ si vogliono espellere le Chiese da vasti campi della sanità e dell’assistenza.

Ci stanno imponendo la scelta fra restare nelle sagrestie e fare qualcosa di contrario alla nostra coscienza. La riforma sanitaria Obama è solo la punta di un iceberg. Stiamo perdendo qualche cosa di fondamentale, la passione americana per la libertà religiosa. E questo succede anche in altri Paesi».

Nel giorno in cui la Corse Suprema federale permette all’“Omabacare” di proseguire serenamente il proprio percorso non si sarebbero potute pronunciare parole più profetiche.