Il divorzio in un anno . Sì bipartisan alla Camera

divorzioIl Corriere della Sera 24 febbraio 2012

M.Antonietta Calabrò

ROMA – Divorzio in un anno, in due anni se ci sono figli minori. Il primo «sì» al cosiddetto «divorzio breve» è arrivato grazie a un’intesa bipartisan, in particolare di Pdl e Pd, nella commissione giustizia della Camera. Il testo è costituito da due soli articoli, ed era stato messo in «lavorazione» in commissione il 18 gennaio scorso (dopo che nel 2003 un analogo tentativo di introdurre il divorzio breve era fallito).

Il primo articolo del testo abbassa appunto di due terzi il tempo di «attesa» tra separazione e divorzio. Il secondo prevede che in ogni caso la comunione tra marito e moglie si sciolga nel momento in cui il magistrato, in sede di udienza, li autorizzi a vivere separati.

Sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati su fronti opposti da Lega e Radicali: dal Carroccio erano arrivate proposte del tutto soppressive delle modifiche. I radicali volevano invece introdurre il divorzio «lampo», senza nessun tempo di separazione. La scorsa settimana la commissione aveva anche respinto un emendamento della centrista Paola Binetti che chiedeva di mantenere il termine di tre anni in caso di coppia con figli piccoli e di abbassarlo a due anni per chi ha figli maggiorenni o è senza prole.  Sarà la capogruppo di Montecitorio (insieme al presidente Gianfranco Fini) a dover decidere quando il provvedimento arriverà in Aula.

La proposta di legge approvata dalla commissione «è semplicemente una norma di civiltà» ha commentato il relatore Maurizio Paniz, del Pdl. Per il capogruppo del Pd in commissione, Donatella Ferranti, è stato trovato «un giusto equilibrio», le «nuove norme sono attese dagli italiani» e quindi per questo andrebbero «calendarizzate presto in Aula». «Finalmente siamo passati dal processo breve al divorzio breve» ha detto il pd Roberto Giachetti, alludendo al ruolo di Paniz, uno degli avvocati di Berlusconi.

Secondo le statistiche dell’Istat, riferite al 2009, più di un matrimonio su 4 finisce male. In media si divorzia dopo 18 anni di matrimonio. Ci si dice addio a ogni età. Poco dopo il matrimonio (18,5%) ma anche dopo 25 anni di unione e sopportazione (16,2%). E se in media ci si separa quando lei raggiunge i 41 anni (21,2% del totale dei casi) e lui i 45 (21,2%), sono in forte aumento gli addii tra i coniugi over 60. Nella classifica tra Nord e Sud, le separazioni sono al minimo nel Sud.

«Se anche il divorzio breve passasse a Montecitorio, al Senato cercheremo di riuscire a non farlo approvare…», ha annunciato il capogruppo pdl a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, nel corso del convegno su «Cattolici e bipolarismo» organizzato dalla Fondazione Magna Carta. Per Gasparri «proprio il disegno di legge sul divorzio breve dimostra «che per difendere i valori cattolici è meglio il bipolarismo».