I poveri del Libano

ListenerNewsletter Marzo 2015 n 3

Notiziario di un gruppo di volontari libanesi membri di “Oui pour la vie”, associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta e operante in favore dei più poveri. http://www.ouipourlavielb.com/en/mission

padre Damiano Puccini

Mons. Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo, informa che “la situazione è molto difficile, soprattutto per i civili, contro i quali si stanno usando nuovi razzi e missili mai visti prima e  molta gente è rimasta sotto le macerie”.

Un mese fa il vescovo ha affermato: Quello che colpisce, in una situazione di totale incertezza e di catastrofe imminente, è come la comunità cristiana della città stia lottando con tutta sé stessa per la normalità e la vita…. Durante il conflitto, abbiamo sviluppato nuove modalità d’incontro….E’ molto importante saper accogliere. Dobbiamo nutrirci di tale convivenza e, credetemi, numerosi musulmani sono sorpresi dalla carità dei cristiani soprattutto verso i bambini, le donne, gli anziani…”.

Anche i volontari di Oui pour la vie in Libano sostengono con le loro rinunce i profughi siriani e iracheni (1 milione e 800 mila circa) che sono arrivati in Libano.

Un profugo non vedente siriano di 76 anni, doveva subire un’operazione a cuore aperto ed era tenuto a pagare mille dollari all’ospedale per l’intervento. Dopo aver atteso invano due anni, la sola soluzione è stata quella di vendere tutto quello che aveva, cioè la sua mucca.

Oui pour la Vie ha saputo questo e ha acquistato l’animale, domandando al siriano di continuare a tenerla perché non abbiamo stalle. Dopo l’operazione il siriano ha continuato a darci ogni settimana il latte per i nostri poveri, nonostante che lui si mantenesse con la vendita. Alle persone diceva che, oltre ad essere contento di aver ben superato l’intervento, è ancora più felice per il nostro aiuto, che gli ha consentito di conservare ciò che più ama in vita sua, la sua vacca, perché avverte la tenerezza che questa gli dona.

Una signora libanese di 47 anni, di origine drusa (un gruppo islamico) aveva sentito dire che Oui pour la Vie aiuta le persone indipendentemente dalla loro religione o provenienza. Prima di accordarci il suo aiuto materiale, lei ha voluto metterci alla prova inviandoci 2 casi da assistere. Il primo era quello di una signora cristiana, il cui marito lavora, ma con un salario molto basso che non consente pagare la scuola per i suoi due figli. La seconda signora invece, drusa, non poteva lavorare perché ammalata ad un piede e impedita nel camminare molto.

Oui pour la Vie, non avendo troppi mezzi economici, ha scelto di aiutare la seconda signora, comprandole delle medicine prescritte dalla ricetta del suo medico curante e aggiungendo una buona quantità di cibo.

Il giorno dopo, la signora che ci aveva “preparato questo test” è venuta molto commossa a dirci: “E’ vero che voi, veri cristiani, non guardate mai alla religione degli altri come facciamo noi, perché’ voi cercate i più poveri tra i poveri, come faceva Madre Teresa. La vostra religione mi stupisce e con questa delicatezza, pace e gioia che si nota molto. Tante volte si crede di fare tutto con il denaro e invece prima di tutto è importante il gesto, che lascia un segno indelebile in fondo al cuore”.

Chi è interessato a maggiori informazioni o a conoscere le modalità per una testimonianza in Italia o un  contributo in favore della nostra opera può inviare un sms al 333/5473721 in Italia o al 0096171509475 (Libano) o scrivere un email a:   info@ouipourlavielb.com