
Camille Eid – Carlo Remeny
Lug 10
Camille Eid – Carlo Remeny
Lug 10
di Rino Cammilleri
Finalmente il rospo è uscito dallo stomaco: il problema di Gerusalemme è religioso. Dunque insolubile. Certo, per molti non è una novità; ma i più, assuefatti a interpretazioni “economiche” o “politiche”, facevano fatica a comprendere quanto che sta succedendo da quelle parti, e proprio mentre i negoziati di Camp David sembravano agli ultimi sgoccioli.
Lug 10
Requisitoria Il leader dei dissidenti Oswaldo Payà:“L’Avana è più corrotta per colpa di Castro”
Oswaldo Payà
Lug 10
Mario Chanes
Articolo pubblicato sul Secolo d’Italia di mercoledì 28 novembre 2001
Mario Chanes, trent’anni nelle carceri del dittatore comunista, denuncia un inferno che non più essere più ignorato
Lug 10
di Antonio Donno
Antonio Donno, dell’Università di Lecce, pubblica per i tipi della fiorentina Le lettere il primo studio italiano sulle origini della Destra nordamericana contemporanea, In nome della libertà. Conservatorismo e guerra fredda. Ne anticipiamo alcuni punti focali, che illustrano la realtà fusionista di un movimento vasto e profondo, capace di condizionare la vita politica di un Paese. La storia esemplare di National Review e il pensiero di Felix Morley
Lug 10
Alle radici teoriche del neoconservatorismo: dalla “Old Right” alla “seconda generazione”
di Marco Respinti
Lug 08
Mahmud al-Zahar,
Corriere della Sera 8 luglio 2005
Illuminante intervista a Mahmud al- Zahar, successore dello sceicco Yassin alla guida di Hamas: noto. ma altrettanto poco conosciuto, movimento politico fondamentalita filo – terrorista, emanazione palestinese dei fratelli musulmani
di Lorenzo Cremonesi
Lug 08
[…] sono ancora troppi coloro che in Occidente continuano a non voler vedere la realtà aggressiva di questa offensiva planetaria del terrore, immaginando che si tratti di un fenomeno reattivo, giustificato se non addirittura legittimo. E che quindi anche in presenza di un efferato eccidio, tendono ad attribuirne la colpa all’Occidente, a Israele o ai paesi musulmani. Più in generale l’Occidente paga l’errore di aver frainteso e sottovalutato la realtà di una struttura organica del radicalismo islamico che ha messo radici al proprio interno, che alimenta una cultura dell’odio confessionale e del separatismo comunitario. In quest’ambito la Gran Bretagna ha la responsabilità maggiore.
di Magdi Allam
Lug 08
Per salvare il nostro mondo dalla guerra islamista, dobbiamo cominciare a considerarci una Umma, la comunità occidentale
di Giuliano Ferrara
Lug 08
Mantovano: «Ma non basta il modello Ppe. Pure la Dc cedette sui principi»
di Marco Conti