Scuse

Il Papa ha chiesto scusa ma, se non ve ne siete accorti, Al Qaida sta vincendo su tutta la linea

Rino Cammilleri

E va bene, Benedetto XVI si è scusato con gli islamici per avere citato le parole dell’imperatore bizantino Manuele II Paleologo, il quale, verso il 1400, rimproverava all’islam di convertire con la spada. Tra insulti e pupazzi bruciati, imam, mufti e ayatollah hanno rimproverato il papa: non sa quel che dice, non conosce l’islam, se lo vada a studiare prima di parlare.

Strana accusa, in verità, da parte di chi non applica la reciprocità neanche in questo campo. Infatti, esistono parecchie cattedre di islamismo e cultura islamica nelle università occidentali, laddove non ne esiste alcuna di cristianesimo e/o storia del cristianesimo negli istituti musulmani, nemmeno nella influente università del Cairo.

Per forza: secondo i musulmani, l’islam è la religione definitiva e Maometto l’ultimo profeta; anzi, il Profeta e basta. Perciò l’islam ha tutti i diritti e nessun dovere verso alcuno. Per questo può costruire moschee dovunque ma non permette chiese né alcun segno religioso, pena gravi conseguenze, in casa sua.

Il cristianesimo, di fatto, non ha alcuna «terra santa», laddove l’islam ha l’intera Arabia, più un sacco di altri posti, compresa Gerusalemme. E così via. Riuscirà a farci diventare tutti dimmi? A meno di un miracolo (cristiano), temo proprio di sì. Forse non ve ne siete accorti, ma Al Qaida sta vincendo sotto tutti gli aspetti.