Cristianità, 169 (1989)
Discorso improvvisato in occasione della visita alla chiesa del Presidio romano della Cecchignola, del 2-4-1989, in L’Osservatore Romano, 3/4-4-1989.
Giovanni Paolo II
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Cristianità, 169 (1989)
Discorso improvvisato in occasione della visita alla chiesa del Presidio romano della Cecchignola, del 2-4-1989, in L’Osservatore Romano, 3/4-4-1989.
Giovanni Paolo II
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(questo saggio è stato scritto prima della pubblicazione dell’enciclica Evangelium vitae e del Catechismo universale della Chiesa Cattolica, N.d.R.)
Un principio valido per la ragione e per la fede è quello secondo il quale la vita umana, la sopravvivenza biologica non è né potrà mai essere il fine ultimo dell’uomo
di P. Thomas M. Tyn O.P.
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Articolo pubblicato su Jesus ottobre 2001
Realistiche e libere considerazioni “politicamente scorrette”
di Vittorio Messori
Leggo, in una dichiarazione pubblica di un autorevole prelato cattolico: “Occorre essere consapevoli che la guerra, ogni guerra, porta sempre e solo con sé la miseria”. Affermazione very politically correct , molto in linea -cioè- con la cultura oggi prevalente e, dunque, socialmente accettata. Ma sia permessa qualche realistica osservazione anche a un laico, usufruendo di quella libertà cui il Concilio ci esorta, quando non si tatti di verità di fede dogmaticamente garantite.Diciamo, allora, che bisognerebbe guardarsi da affermazioni drastiche (“sempre”, “solo”) che non riflettono la complessità del reale.
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Cristianità, 204 (1992)
Conferenza dell’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, tenuta il 20 gennaio 1992 a Roma, nella sala conferenze di Palazzo Salviati, in occasione della XLIII Sessione 1991-1992 del Centro Alti Studi per la Difesa, trascritta con l’autorizzazione del presule da un opuscolo edito da questo organismo, titolo compreso. S.E. mons. GIOVANNI MARRA, Arcivescovo titolare di Ravello, Ordinario Militare per l’Italia,
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(titolo redazionale)
Rubrica Vivaio (383) su Avvenire del 30 ottobre 1990
La Chiesa, nel suo realismo, sa che l’aggressività tra gli uomini è inevitabile, che di guerre che ne saranno sempre, perché il Cristo ha sì redento il peccato ma non ne ha voluto cancellare le conseguenze. E allora, invece che baloccarsi in un utopico pacifismo che porta a maggior guai, essa nel Medioevo si diede da fare per mettere in gabbia l’aggressività.
di Vittorio Messori
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Il Timone, n° 25 del 2003
In antichità, popoli guerrieri come i Romani e gli Spartani si preoccupavano di ostacolare e ritardare l’inizio delle guerre. Lo facevano per motivi religiosi. Che col tempo vennero meno.
di Marta Sordi
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Avvenire del 6 aprile 1990
Ordine e pace. Dei due termini è il secondo quello che campeggia dovunque e comunque ma nel cristianesimo sono inscindibili
di Rino Cammilleri
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Tempi, 19 dicembre .2002, n. 51
Come può un uomo nascere quand’è vecchio? Agli amici rimasti nell’Ideologia, ai giovani in cerca di Ideale. Confessione di un togliattiano.
di Massimo Caprara
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tratto da www.stranocristiano.it
(Testo originale in portoghese)
pubblicato su Jornal da Tarde, 18 dicembre 2003
di Olavo de Carvalho
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www.ragionpolitica.it 9 aprile 2004
I sistemi utopici egualitari sono in realtà regimi terribili dove l’uniformità è garantita dall’impossibilità della differenza: la personalità individuale si annulla e la persona risulta svuotata delle sue prerogative intellettuali e spirituali.
Stefano Doroni
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