pubblicato su Il Foglio del 10 febbraio 2004
Si dice spesso che il progresso – sociale, economico e persino culturale – è messo in moto dallo sviluppo tecnologico. Circola anche una spiegazione alternativa, vale a dire che esigenze, bisogni e desideri, nati per inspiegabili motivi, generano le tecniche necessarie per soddisfarli. In altre parole: o “dove c’è il mezzo c’è la volontà”, oppure “dove c’è la volontà c’è il mezzo”. La produzione semi-industriale di bambini sembra appartenere alla prima categoria
Erwin Chargaff (traduzione di Aldo Piccato)
Continua a leggere