Le sorprese di un’indagine condotta sulle fonti originali

Rivol_FranceseArticolo pubblicato su Il Corriere della Sera del 24 febbraio 2003

di Vittorio Messori

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Carlo I D’Asburgo nella «Finis Austriae» (1)

Istituto Storico dell ’Insorgenza e per l ’Identità Nazionale

Estratto da Annali Italiani. Rivista di studi storici, anno II, n.3,

Milano gennaio-giugno 2003, pp.111-162

di Ivo Musajo Somma

Carlo I Asburgo

Per un primo accostamento storico-biografico alla figura dell’ultimo imperatore (*) Per la stesura di questo saggio sono particolarmente in debito nei confronti dell’amico dottor Luigi Casalini, che mi ha fornito un sostanzioso materiale su Carlo, frutto di un suo notevole lavoro di ricerca bio-bibliografica compiuto nel recente passato.

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Yamamoto il cattolico

YamamotoArticolo pubblicato su Il Timone – n. 15 – n. 15

di Rino Cammilleri

Quando si parla dell’ammiraglio Yamamoto tutti pensano al “proditorio attacco” a Pearl Harbor il 7dicembre 1941. Yamamoto era il comandante in capo della flotta giapponese e il responsabile diretto di quell’azione. Oggi gli storici sono unanimi: quell’attacco non fu “proditorio” per niente; anzi, si trattò di una trappola orchestrata dal presidente americano Roosevelt per indurre il popolo americano a partecipare alla seconda guerra mondiale a fianco dell’Inghilterra.

Le sanzioni economiche americane contro il Giappone avevano già messo il paese asiatico con le spalle ai muro da un pezzo, tanto che lo stesso Churchill annotava nei suoi diari il “tentativo di strangolamento”; il Giappone “si trovava costretto a scegliere tra l’accordo con gli Stati Uniti e il suo intervento in guerra”. Ma l’accordo era giugulatorio, e il Giappone decise per la guerra.

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Silvio Pellico

Silvio Pellico

Silvio Pellico

Rubrica Antidoti

di Rino Cammilleri
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Anita Garibaldi modello per le donne italiane?

Anita_Garibaldi Il Popolo (settimanale di informazione della Diocesi di Tortona)
del 18 marzo 2004

di don Maurizio Ceriani

In occasione dell’otto marzo il Presidente Ciampi ha voluto “rendere omaggio a tutte le donne cadute per l’unità e l’indipendenza dell’Italia ed anche a tante donne venute da paesi lontani che qui si sentono a casa ed amano il nostro Paese” e fin qui nulla da eccepire, anzi gli va il plauso di un nobile sentimento di riconoscenza verso l’apporto femminile alla storia della nazione.

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Le fonti finanziarie del comunismo e del nazionalsocialismo

tratto da «Cristianità» anno I, 1985 pp. 39-52
wall-street e nazismo

di Oscar Sanguinetti

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Antifascisti uccisi più dai comunisti che da Mussolini

fratelli_Rosselli

I fratelli Rosselli

Articolo pubblicato su Il Giornale

 21 settembre 2003

di Antonio Socci

Nelle polemiche sulle dichiarazioni di Berlusconi, a proposito di Mussolini e l’antifascismo, è stato dimenticato il fatto decisivo e sconvolgente che Ugo Finetti riassume così nel volume : “gli antifascisti italiani condannati a morte dal Tribunale Speciale di Mussolini sono stati di gran lunga meno numerosi di quanti ne vennero giustiziati nel corso dei processi di Mosca, calcolando anche i delitti terroristici da Matteotti ai fratelli Rosselli”.

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La Resistenza tedesca al nazionalsocialismo

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un Dizionario del Pensiero Forte

Rosa bianca

di Oscar Sanguinetti

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Il Dio di Hitler

Got_mit_unspubblicato su «Storia illustrata»
agosto 1985

di Franco Cardini

Credeva in Dio, Adolf Hitler? E se sì, in quale? Intendiamoci, il giudizio sia etico sia storico sul Führer non muta, qualunque sia la risposta che noi possiamo fornire a una domanda del genere. E tuttavia sull’uomo Hitler gravano ancora tante incognite al punto che, forse, tale domanda non è inutile anche per chiarire qualcuno degli equivoci che sul nazionalsocialismo si sono andati col tempo addensando.

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Hitler zoofilo

Hitler_col_canePubblicato su Il Sabato del 6 luglio 1991

di Franco Cardini

Chiudo con straordinaria soddisfazione lo Hitler di Rainer Zitelmann (Laterza): un libro breve, denso, documentato, spregiudicato, che mi ha lasciato l’impressione di aver davvero riempito una lacuna nella mia cultura storica. Un libro che, fra l’altro, fa coraggiosamente e serenamente il punto sulla cosiddetta «storiografia revisionistica» e sulla polemica fra il grande Ernst Nolte e il noioso inquisitorello Jürgen Habermas.

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