Pubblicato su Nuova Umanità n.161 settembre-ottobre 2005
Nella seconda parte di questo studio l’autore traccia un bilancio del genocidio degli armeni e individua le responsabilità politiche e penali delle autorità turche, dei loro alleati e delle potenze, mettendo in evidenza anche alcuni casi di “disobbedienza civile” di funzionari e privati cittadini turchi e curdi. Il genocidio degli armeni è inserito nel quadro più vasto dell’olocausto anche di altri cristiani sudditi ottomani durante la guerra mondiale; si analizza poi la situazione della Chiesa armena durante e dopo il genocidio, l’aiuto delle altre Chiese e di filantropi laici quale fu Fridtjof Nansen. L’autore riflette poi sul riconoscimento del genocidio in sede intemazionale, sul negazionismo turco e le sue pesanti conseguenze e sul recente interesse di parte della società civile turca contemporanea nei confronti di questa pagina oscura della storia nazionale. Il Meta Ye-ghern è infine messo in relazione alla Shoah e considerato nelle sue con-, seguenze per la storia e la cultura del popolo armena
di Giovanni Guaita
Continua a leggere