Paolo Gulisano
Loro hanno sempre prediletto per se stessi la definizione di cattolici democratici (sottointendendo implicitamente che il resto della cristianità italiana fosse autoritaria, regressista e parafascista), ma l’opinione pubblica li conosce meglio come “cattocomunisti”, anche se forse sarebbe più opportuna la definizione di “clerico-comunisti” o “clerico-progressisti”.

da Libero 2 febbraio 2007


Tratto da
Avvenire, 10 febbraio 2007




