di Gino Ragazzina
Ecco uno studio sobrio nel suo dettato, ma completo e profondo nel suo contenuto storico-dottrinale, sulla presenza della figura di Maria Santissima nel “Corano“. Dopo il volume di M. Dousse, Maria la musulmana, Edizioni Arkeios, Roma 2006, che si presenta già fuorviante nello stesso suo titolo, questo studio del Ragazzina riporta la conoscenza di Maria Santissima nell’alveo della pura verità contenuta nei Vangeli e definita dalla Chiesa con i dogmi della Maternità divina, Verginità perpetua, Immacolata Concezione, Assunzione in anima e corpo al cielo.Queste sono le verità perenni della fede cattolica.
Ma, secondo il Corano, esse sono soltanto “blasphemiae” (così come sono “blasphemiae“, ancor più, la Santissima Trinità, la Divinità di Gesù, la Redenzione universale, ecc.). Tali “blasphemiae“, ovviamente, sono rinnegate dal Corano, annientando, in tal modo, la sostanza stessa del “mistero ” di Maria Santissima, verso la quale, tuttavia, il popolo musulmano — specie le donne – mostra una simpatia e venerazione che non possono non discordare nettamente dall’insegnamento del Corano, come conclude il Ragazzina scrivendo che «sul piano della dottrina, della quale sono depositari e custodi i cultori del Kalam, v’è una rigidità di posizioni che sottolinea e difende le differenze dal Cristianesimo»: e si tratta di differenze “profonde e sostanziali”, afferma ancora il Ragazzina, che colpiscono al cuore la nostra Fede nel trascendente “mistero” di Maria Santissima, dai musulmani invocata persino a vittoria della “Gihad“, ossia della “Guerra santa” di sterminio degli infedeli. Ogni cattolico sia ben illuminato al riguardo! (n.d.r.).