
Rémi Brague
Avvenire 30 aprile 2013
Daniele Zappalà
Con il saggio Le Propre de l’homme. Sur une légitimité menacée (Ciò che è Proprio all’uomo. Su una legittimità minacciata), appena pubblicato in Francia da Flammarion, il celebre filosofo Rémi Brague ha aggiunto un nuovo tassello alla propria critica delle derive contemporanee di stampo “antiumanista”, venate talora di nichilismo o di un relativismo radicale. Per il pensatore, docente a Parigi e a Monaco di Baviera, anche nel contestatissimo progetto di legge socialista francese sulle nozze e adozioni omosessuali, risuona in parte un più generale processo di fondo che, soprattutto in Europa, tende a svalorizzare la legittimità umana.










