«Quaderni della “Critica” diretti da B. Croce»,
novembre 1946, n. 6.
di Benedetto Croce
Nel corso e al termine della seconda guerra mondiale si è fatta viva dappertutto la stringente inquietudine dì una fine che si prepara, e che potrebbe nei prossimi tempi attuarsi, della civiltà o, per designarla col nome della sua rappresentante storica e del suo simbolo, della civiltà europea. Qualche accenno ce ne fu già, dopo la prima guerra, nelle elucubrazioni, in verità poco persuasive, di apocalittici scrittori tedeschi, fabbricatori di paradossi, le quali per altro non si convertirono in un sentimento largamente diffuso, come accade ora.