Contraccezione e fine della famiglia

Abstract: contraccezione e fine della famiglia. La saggista Mary Eberstadt in un libro accusa: la contraccezione non ha cambiato “solo” l’atteggiamento nei confronti della sessualità, ma ha inciso su molti aspetti del vivere civile, al punto che l’esplosione di violenza nella nostra società è imputabile anche al gran numero di giovani sconnessi che vengono da famiglie in cui il padre è assente 

Il Timone n. 220 Giugno 2023  

Con un poco di pillola l’Occidente va giù

La contraccezione non ha cambiato “solo” l’atteggiamento nei confronti della sessualità, ma ha inciso su molti aspetti del vivere civile. Parola di Mary Eberstadt, saggista americana che con un libro ha scoperchiato il vaso di Pandora

di Luisella Scrosati

Distruzione delle famiglie, aumento degli aborti, impennata delle aggressioni sessuali nei confronti delle donne, incremento della povertà e del disagio sociale, anche violento: tutto parte dalla pillola. Lo aveva spiegato con chiarezza Mary Eberstadt, saggista e giornalista Senior research fellow al Faith & Reason Institute (Washington), nel suo Adam and Eve after the Pill (2013), che ora ritorna con un secondo volume dallo stesso titolo, ma revisited, con prefazione del cardinale George Pell. Per mostrare come anche problemi sociali più attuali e l’enorme crisi del mondo cristiano siano sempre legati a quel “peccato originale”.

Qui in Italia il Movimento Black Lives Matter è stato presentato come la rivolta dei giovani contro il razzismo bianco. Ma nel suo libro dimostra che la radice profonda va cercata altrove. 

«Il razzismo esiste. E per i cristiani è un peccato. Ma il razzismo da solo non spiega perché così tanti giovani sconnessi vaghino oggigiorno per le strade delle nazioni occidentali, infuriati e a volte in cerca di violenza. C’è un comune denominatore diverso dal razzismo ad accomunarli. Le gang di strada, ad esempio, sono quasi immancabilmente composte da giovani orfani di padre. I criminali violenti provengono prevalentemente dallo stesso background, in cui i padri sono assenti. Questi fatti sono ben documentati dai sociologi e ben noti a polizia, giudici e terapisti. Ma anche quelli che non sono criminali vengono colpiti dall’aumento delle famiglie distrutte e degli uomini assenti. Le persone hanno bisogno di famiglie per prosperare. Se quelle famiglie sono deboli, i loro membri cercheranno istituzioni sostitutive, comprese alcune deleterie»

Proviamo a riassumere brevemente le conclusioni del suo primo libro: cosa c’entra la diffusione della pillola con i Blm?

«E’ una catena di eventi: l’adozone di massa della contraccezione chimica e di altro genere a partire dagli anni Sessanta ha cambiato radicalmente la famiglia occidentale. Le persone hanno avuto meno figli e si sono sposate più tardi, ammesso che si siano sposati. L’aborto e le famiglie divise hanno reso le famiglie ancora più fragili e ridotte. Allo stesso tempo, mentre la famiglia s’indeboliva, anche il cristianesimo s’indeboliva. In effetti le chiese si sono indebolite in gran parte perché la famiglia si stava disintegrando a un ritmo mai visto prima nella storia».

Una relazione che ha spiegato nel libro How the West Really Lost God (Come l’Occidente ha davvero perso Dio)

«Gli esseri umani hanno bisogno di legami con le comunità. Man mano che le comunità primordiali della famiglia e della fede diventano più problematiche, sempre più persone hanno dirottato la propria fedeltà e il proprio attaccamento ad altri gruppi, in particolare a quelli basati su politiche identitarie o legami comuni di etnia, razza, tendenze erotiche (Lgbtq), eccetera. Questi gruppi politici operano come famiglie e comunità religiose sostitutive»

L’esempio delle comunità anglicana e luterana è sotto gli occhio di tutti: la versione “leggera” del cristianesimo, l’adattamento ai tempi, è la morte delle chiese. Eppure, la lezione non sembra essere stata appresa

«Molte persone non sanno che, fino a poco tempo fa, tutte le confessioni cristiane  concordavano sul fatto che la contraccezione fosse sbagliata. Lutero la condannava e così Calvino. Questa unanimità non ha conosciuto variazioni fino al 1930, quando la Comunione anglicana fece la prima eccezione alla regola»

Cioè?

«Gli anglicani dichiararono che la contraccezione era consentita in determinate circostanze che riguardavano solo le coppie sposate. Quasi subito divenne chiaro che a questa sarebbero seguite molte altre eccezioni, In poco tempo la contraccezione fu ampiamente adottata e teologicamente approvata all’interno di molte chiese protestanti. Quasi cento anni dopo, i risultati di quella esperimento teologico sono sotto gli occhi di tutti: le chiese che hanno abbandonato la morale cristiana in materia di contraccezione sono implose. Molte, tra qualche decennio, non esisteranno più. Come documenta il mio capitolo su questo argomento, questo schema si è verificato più e più volte, e sempre con gli stessi risultati: catastrofe demografica e religiosa. Dati i fatti della storia, non si riesce a capire perché qualcuno vorrebbe sollecitare la Chiesa cattolica a seguire questa strada disastrosa».

Il titolo del capitolo 9 del suo libro: che cosa provoca la secolarizzazione?

«Molto semplicemente: la disponibilità della contraccezione, economica ed efficace, è diventata la più grande tentazione collettiva da quando Eva ha afferrato il frutto dell’albero. Accettarla ha significato che la maggior parte dei cristiani a partire dagli anni Sessanta, ha vissuto a dispetto dell’antico insegnamento della Chiesa. Un tipo di sfida ne genera un altro. Ecco perché dall’ ”abbraccio della pillola” sono stati disattesi anche altri insegnamenti di duemila anni – sull’aborto, l’omosessualità, il divorzio, eccetera -. Il rifiuto di questi insegnamenti ha comportato un costo pesante: tanti, tanti cristiani non possono più dire di credere interamente nella fede. Questo diffuso ammutinamento ha minato la Chiesa, portandola alla secolarizzazione».

Viviamo una sorta di paradosso: vescovi, sacerdoti e teologi cattolici mettono in discussione l’Humanae Vitae, mentre, al di fuori della Chiesa, sempre più persone ne riconoscono la grande lungimiranza.

«E’ difficile capire come tante persone istruite e illustri appaiano ignare di fatti fondamentali e di lunga data. Quando HV apparve nel 1968, molte persone, anche all’interno  della Chiesa, desideravano che l’antica proscrizione contro il controllo delle nascite cambiasse. Non avrebbero potuto prevedere cosa sarebbe successo nelle società occidentali una volta che la contraccezione fosse diventata norma. Decenni dopo l’evidenza è inesorabile Le scienze sociali in tutto l’Occidente hanno documentato le ricadute demografiche: famiglie distrutte, fratelli assenti, solitudine su una scala mai vista prima, milioni e milioni di aborti e altro ancora. Tutte queste conseguenze della rivoluzione sessuale hanno comportato enormi costi umani e sofferenze. Come anche la diffusa dipendenza dalla pornografia, un’altra forma di sesso “consensuale” non coniugale. Chiunque finga che questa realtà ben documentata non esista commette un crimine contro la verità. I fatti sono sotto gli occhi di tutti».

Un’occhiata alle numerose note a piè di pagina del suo libro lo dimostra. In Italia ci sono cardinali e vescovi che dichiarano intoccabile la legge 194, perché in essa ci sarebbero “parti buone”. Come valuta questa “conciliazione”?

«Non sono una esperta di diritto italiano, ma valorizzare leggi che proteggono l’aborto significa prendere parte a una menzogna. E la bugia è che l’aborto può essere una buona idea. Dato che il Catechismo è fermo sul fatto che l’aborto è sempre gravemente sbagliato, è difficile capire come persone nella Chiesa possano difendere una legge che dice il contrario. La tentazione di difendere leggi che sfidano il Catechismo è un ulteriore esempio della pressione che la rivoluzione sessuale ha esercitato sulla Chiesa. I cattolici sono chiamati a resistere a quella pressione, non a capitolare»

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Ecco perché dire no alla contraccezione