La sussidiarietà come principio costituzionale

sussidiarietàTratto dal settimanale Tempi

Ogni individuo dovrebbe dire la frase di Luigi XIV: “Lo Stato sono io” (R. Jhering)

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Il principio di sussidiarietà nelle encicliche

L’esperienza attesta che dove manca l’iniziativa personale dei singoli vi è tirannide politica; ma vi è pure ristagno dei settori economici…”. La sussidiarietà valorizza, nella produzione di beni e servizi, “la genialità creatrice dei singoli“. (Enciclica Mater et magistra)

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Il principio di sussidiarietà (Prima parte)

sussidiarietàCristianità n. 81 (1982)

Un caposaldo della dottrina sociale della Chiesa

di Hugo Tagle Martínez

Il regnante Pontefice Giovanni Paolo II, nel suo discorso ai partecipanti al XXIX convegno nazionale di studio della Unione Giuristi Cattolici Italiani, tenuto il 25 novembre 1978, dopo avere ricordato che “l’uomo è essere intelligente e libero, per naturale destinazione ordinato a realizzare le potenzialità della sua persona nella società. Espressioni di questa sua connaturale socialità sono la società naturale fondata sul matrimonio uno e indissolubile quale è la famiglia, le libere formazioni intermedie; la comunità politica, di cui lo Stato nelle sue varie articolazioni istituzionali è la forma giuridica”.

“Questo deve assicurare a tutti i membri la possibilità di un pieno sviluppo della loro persona“, conclude: “Queste libertà non sarebbero rispettate, né nella lettera né nello spirito, se prevalesse la tendenza ad attribuire allo Stato ed alle altre espressioni territoriali del potere pubblico una funzione accentratrice ed esclusivista di organizzazione e di gestione diretta dei servizi o di rigidi controlli, che finirebbe con lo snaturare la funzione legittima loro propria di promozione, di propulsione, di integrazione e anche – se necessario – di sostituzione dell’iniziativa delle libere formazioni sociali secondo il principio di sussidiarietà“.

Sempre Giovanni Paolo II, nel discorso alla 169a assemblea plenaria della conferenza episcopale polacca, del 5 giugno 1979, afferma “che lo Stato comprende la sua missione verso la società secondo il principio di sussidiarietà (principium subsidiarietatis), che cioè vuole esprimere la piena sovranità della nazione“.

Ancora recentemente il Santo Padre, nella esortazione apostolica Familiaris consortio, del 22-11-1981, ha ribadito che “la società, e più specificamente lo Stato, […] nelle loro relazioni con la famiglia sono gravemente obbligati ad attenersi al principio di sussidiarietà“. Questo fondamentale principio dell’ordine sociale e, quindi, della dottrina sociale naturale e cristiana, è accuratamente studiato ed esposto nei suoi molteplici aspetti e nelle sue rilevanti conseguenze da Hugo Tagle Martinez, professore di filosofia e storia del diritto nella facoltà di diritto della Pontificia Università Cattolica del Cile e di storia delle dottrine economiche nella Università Santa Maria di Valparaiso, autore di numerosi studi, tra i quali due opere sulla dottrina pontificia a proposito di economia e di politica.

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Sussidiarietà

sussidiarietàLe cose della vita, San Paolo, Milano 1995, p. 120

La domanda è questa: mentre crollano a furor di popolo i modelli di “società perfetta” innalzati dalle ideologie contemporanee (prima tra tutte il marxismo), che linee portanti dovrebbe seguire la possibile alternativa sociale proposta da coloro che credono nella Risurrezione del Profeta vagante ebreo?

di Vittorio Messori

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Religione, secolarismo, società nella «Sollicitudo Rei Socialis»

sollecitudo_rei_socialisRelazione tenuta all’Università “La Sapienza” di Roma
il 13 aprile 1988,

in Documenti di lavoro, n. 10, Scuola di dottrina sociale, p. 13.

di Augusto Del Noce

Ha senso parlare di Dottrina sociale della Chiesa? Molti, anche tra i cattolici, pensano si tratti di una iniziativa che cominciò sotto Leone XIII nel 1891 ma che si è mostrata inadeguata, così che oggi dovrebbe essere silenziosamente abbandonata, La Chiesa, si dice, ha il compito di predicare e di praticare la carità non di dare consigli nei riguardi della formazione e della distribuzione della ricchezza, assumendo funzioni che formano il campo proprio dei politici e degli economisti.

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il commento del Magistero alla ”parabola dei talenti”

parabola_talentiCristianità n. 235 (1994)

Plinio Corrêa de Oliveira al servizio di un capitolo della dottrina sociale della Chiesa: il commento del Magistero alla “parabola dei talenti”

di Giovanni Cantoni

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La dottrina sociale della Chiesa: natura e storia

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un dizionario del pensiero forte

Rerum novarum

di Giovanni Cantoni

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Spunti per una politica cristiana nel Catechismo della Chiesa cattolica

catechismo_cover(incontro organizzato da Alleanza Cattolica)
Ponsacco (Pi)  25 settembre 2001

Relazione di don Piero Cantoni

Teologo, Prefetto agli studi presso il Seminario di Massa

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Cos’è la Dottrina sociale della Chiesa

evangelizzare(articolo inedito)

La Civiltà cristiana – è questo il primo equivoco da cui occorre sgombrare il campo – non è una utopia da inventare, ma si è concretamente realizzata nella Storia , e coincide grossomodo con quello che si suol chiamare Medioevo. Il cristiano chiamato a rievangelizzare l’Europa, a diffondere la cultura cattolica, a realizzare la dottrina sociale cristiana, deve cominciare la sua azione da sé stesso, facendo innanzitutto posto alla verità.

di Rino Cammilleri

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”Lavoro oggi in Italia”

Giancarlo_Cesana

Giancarlo Cesana

Intervento di Giancarlo Cesana

ad un seminario organizzato  dalla Compagnia delle Opere

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