Cristianità n. 131 (marzo 1986)
Intervista con lo storico Jean Dumont
a cura di Massimo Introvigne
Ago 23
Cristianità n. 131 (marzo 1986)
Intervista con lo storico Jean Dumont
a cura di Massimo Introvigne
Ago 23
di Antonio Socci
Preferivo (…) esser consegnato ai selvaggi e mangiato vivo piuttosto che cadere negli artigli spietati dei preti ed essere trascinato davanti all’Inquisizione». E’ una paginetta di Robinson Crusoe di Daniel Defoe, che fu il breviario della borghesia britannica ed europea. Una borghesia rapace, lanciata nella conquista coloniale, nella riesumazione del più feroce schiavismo e nella pratica sistematica del genocidio: dall’India alle praterie dei pellerossa americani, agli indigeni australiani. Ma che nei suoi salotti raffinati fremeva indignata al sentir parlare del Sant’Uffizio.
Ago 23
di Mauro Ronco
1. La proclamazione pontificia dei martiri
La storia del popolo spagnolo dalla proclamazione della II Repubblica, il 14 aprile 1931, al 1° aprile 1939, quando il capo delle forze nazionali, generale Francisco Franco Bahamonde (1892-1975) dichiara la fine della guerra, è stata per lunghi anni censurata, nell’intento di cancellare la memoria di una persecuzione anticristiana senza l’uguale nella storia del cristianesimo occidentale.
Ago 23
[Didaché IV, 2; CN ed., Roma 1978, pag. 32].
Ago 17
Sessant’anni dalla Lettera Collettiva dell’Episcopato Spagnolo
di Vincente Cárcel Ortí
Ago 17
Il martirio dei cristiani nella guerra civile: il Papa ne beatificherà 233
Roghi di chiese e migliaia di religiosi uccisi per mano dei repubblicani. Domenica avranno l’onore dell’altare quelli della Catalogna e di Valencia
di Vittorio Messori
Ago 17
di Vittorio Messori
Da buon spagnolo, Pablo Ruiz Biasco y Picasso amava le corride. Fu, dunque, sconvolto dalla tragica morte di un suo beniamino, il famoso torero Joselito. Per celebrarne la memoria, mise in cantiere un’enorme tela dì 8 metri per 3 e mezzo, che gremì di figure tragicamente atteggiate, a colori luttuosi. Finita che l’ebbe, la chiamò En muerte del torero Joselito.
Ago 16
di Giuseppe Pennisi
La radiografia della famiglia italiana, effettuata con particolare cura in una sezione del rapporto annuale dellIstat su «La situazione generale del paese 2004», indica, se esaminata congiuntamente ad altre ricerche apparse, in queste ultime settimane, che stiamo viaggiando verso una società di centenari, gran parte dei quali sarà in famiglie composte di una sola persona e senza una rete attiva di rapporti di solidarietà tra consanguinei e congiunti.
Ago 16
di Vittorio Sgarbi
La Croce Rossa senza più la croce. Non si vorrebbe quasi crederci, ed è forse sperabile che sia uno scherzo, ma l’immagine apparsa su alcuni giornali sembra dar ragione delle preoccupazioni espresse da Oriana Fallaci nella recente intervista sul Wall Street Journal. Ciò che Spengler aveva annunciato, il tramonto dell’Occidente, la Fallaci osserva atterrita e indignata: «Guardate l’odierno sistema scolastico dell’ Occidente. Gli studenti non conoscono la, storia! Per Dio, non ne sanno nulla. Non sanno nemmeno chi era Churchill! In Italia non sanno chi era Cavour… Non si può sopravvivere se non si (…) conosce il passato. Noi sappiamo perché le altre civiltà sono scomparse: per eccesso di benessere e ricchezza, e per mancanza di moralità e spiritualità… Nel momento stesso in cui rinunci ai tuoi principi e ai tuoi valori… in cui deridi questi principi e questi valori, tu sei morto, la tua cultura è morta e la tua civiltà è morta».
Ago 15
di Riccardo Cascioli
Un’altra spallata alla famiglia è stata data nei giorni scorsi dal Parlamento europeo con l’approvazione della «Risoluzione sulla protezione delle minoranze e le politiche contro la discriminazione» (Rapporto Moraes). Il documento – approvato con 360 voti a favore, 272 contrari e 20 astenuti – nell’includere gli omosessuali tra le categorie particolarmente oggetto di discriminazione, si spinge fino a chiedere la ridefinizione del concetto di famiglia nei singoli Paesi membri e a limitare la libertà religiosa.