(da www.grisroma.org)
E’ evidente che non ho la minima intenzione di fare l’apologia della Inquisizione, e nemmeno di difenderla. Non ho alcuna simpatia per i tribunali speciali, quand’anche fossero creati per difendere lo Stato e la Società. Ancor meno nel caso della Religione.
Ciò che mi propongo di fare è di studiare attentamente, obiettivamente, dai punto di vista sociologico e storico, questa sorgente di leggende che è divenuta l’Inquisizione.
Si tratta di procedere ad un esame, il più radicale possibile, il più rigoroso e disincantatore, per riprendere un termine del grande sociologo tedesco Max Weber (1846-1920); un esame, cioè, animato dalla volontà di dissipare le immagini menzognere (non conformi allo stato attuale delle nostre conoscenze) che il nome stesso di Inquisizione non manca di suscitare.