La Tecnocrazia

 

I.D.I.S. – Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale

Voci per un Dizionario del Pensiero Forte

tecnocrazia

di Paolo Mazzeranghi

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L’ideologia tecnocratica e il totalitarismo statale

LeviathanPubblicato su “ABC“, del 14/2/70,
in “Algo sobre temas de hoy”, Speiro 1972

di Juan Vallet de Goytisolo

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Cos’è la Tecnocrazia?

tecnocraziaPubblicato su “El Heraldo” del Messico,
del 10/11/74,

in “Mas sobre temas de hoy”, Speiro 1979.

di Juan Vallet de Goytisolo

Una delle più conosciute definizioni della tecnocrazia è quella di Billy: “La tecnocrazia è l’esercizio nell’ambito della economia, dell’industria e del commercio, al livello dello Stato o della grande impresa, del potere di organizzazione o decisione più generale di un piccolo gruppo di uomini di formazione tecnica, che accettano la disciplina gerarchica, generalmente posti sotto l’autorità di un capo”. La tecnocrazia “dota il potere politico di efficienza nella sua azione, mettendo al suo servizio le moderne tecniche di direzione dell’economia e della società: pianificazione, previsione fiscale, azione psicologica, ecc., e dei mezzi per la realizzazione di programmi: crediti, grandi opere, costruzione, ecc.”.

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Erga migrantes caritas Christi (parte IV e conclusione)

PONTIFICIO CONSIGLIO

DELLA PASTORALE PER I MIGRANTI E GLI ITINERANTI

istruzione

(La carità di Cristo verso i migranti)

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Erga migrantes caritas Christi (parte II e III)

PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA PASTORALE

PER I MIGRANTI E GLI ITINERANTI

istruzione

(La carità di Cristo verso i migranti)

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Business (staminali)

biolabRubrica ANTIDOTI  (http://www.rinocammilleri.it/)

La copertina del più importante settimanale economico americano, «Business Week», titola «Biotech, finally». Traduzione: «Biotecnologie, finalmente». Già, perché il settore sta riaccendendo le speranze dei trombati dalla cosiddetta new economy, che erano rimaste sepolte sotto i tonfi dell’indice borsistico Nasdaq.

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Il Belpaese della mezzaluna

Islam_ItaliaArticolo pubblicato su Tempin. 41

11-17 ottobre 2001

L’Italia è diventata terra d’elezione per l’immigrazione islamica. E oggi, su poco meno di 2 milioni di immigrati, almeno il 40% sono musulmani. Viaggio non politicamente corretto alla scoperta dell’islam italiano. E della sfida che, nolenti o volenti, la Shari’a lancia alla nostra società

di Francesco Esposito

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Le nuove tribù dell’Europa

banlieuArticolo pubblicato su Il Giornale del 10 settembre 2000

di Marcello Veneziani

Giovanni Sartori è il maestro di coloro che sanno nel regno della politica. Non insegna solo agli studenti ma anche agli studiosi, e vorrebbe impartire lezioni di politica non solo agli studenti e ai professori, ma anche ai politici. Il suo prestigio è pari alla inapplicabilità dei suoi precetti: i politici sono infatti impermeabili ai teoremi del professore e ai suoi rimbrotti.

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Un paese islamico chiamato Francia

Francia_islamicaArticolo pubblicato su La Nazione del 17 settembre 2000

Dopo il monito del cardinal Biffi Viaggio nei quartieri di Parigi dove si parla solo arabo. Dalla poligamia allo chador

di Giovanni Serafini

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Prospettive teologiche e pastorali in tema di dialogo e d’immigrazione

immigrazionepubblicato in Cristianità, 307 (2001)

Intervento d’apertura del convegno sul tema Multiculturalità e identità oggi – organizzato nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2001 presso l’Oratorio di San Filippo Neri, nel capoluogo emiliano, dall’Istituto “Veritatis Splendor” -, tenuto da S. E. il card. Giacomo Biffi, arcivescovo di Bologna e presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto promotore. Testo diffuso dall’Ufficio Stampa dell’arcidiocesi. Titolo redazionale. Le note sono state portate al piede e sono state fatte inserzioni – pure redazionali – fra parentesi quadre.

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