
Omelie segrete tranne a chi le ha potute ascoltare di persona, mentre Benedetto XVI le pronunciava. Anche nel messaggio “urbi et orbi” il papa ha detto molto più che un elenco di paesi in guerra. Ecco i testi integrali
di Sandro Magister
Gen 23
Omelie segrete tranne a chi le ha potute ascoltare di persona, mentre Benedetto XVI le pronunciava. Anche nel messaggio “urbi et orbi” il papa ha detto molto più che un elenco di paesi in guerra. Ecco i testi integrali
di Sandro Magister
Gen 23
Una delle grandi ironie degli ultimi decenni è vedere come Londra, la capitale della nazione che aveva respinto tanti sogni europei, si è trasformata nella più grande metropoli europea. La gente vi affluisce da tutta Europa proprio perché Londra offre la libertà di inseguire i propri sogni. Questi sogni sono spesso di natura materialistica, e talvolta forse sordida, ma tutti insieme formano qualcosa che, in mancanza di un termine migliore, potrebbe essere definita l’ anima europea.
di Ian Buruma
Traduzione di Rita Baldassarre
Gen 23
Gen 23
Una lettura controcorrente della storia smentisce le teorie sul «tramonto dell’ Occidente»
L’ America non è in declino e continuerà a conquistarci Hobsbawm non l’ ha capito IDEOLOGIA E REALTA’ Gli Stati non sono organismi viventi, il loro destino è legato a scelte individuali, al giorno per giorno, o semplicemente al caso
di Macry Paolo
Gen 23
In occasione delle prossime Olimpiadi
di Bernardo Cervellera
Ha avuto una certa eco la proposta dell’attrice e ambasciatrice Onu Mia Farrow (e del candidato alle presidenziali francesi Bayrou) di boicottare le Olimpiadi di Pechino a causa del sostegno cinese a quel Sudan che opprime il Darfur. Pare però un’uscita limitata e un po’ troppo “politicamente corretta”.
Apr 12
di Magdi Allam
Dobbiamo ringraziare Michele Santoro e Maria Grazia Mazzola perché ci hanno fatto sentire meno soli nella denuncia dei predicatori d’odio che pullulano in gran parte delle moschee d’Italia e della violenza contro le donne musulmane, che è una vera emergenza nazionale sottovalutata dalla classe politica. E dobbiamo ringraziare la telecamera nascosta, vera protagonista dell’inchiesta di Annozero andata in onda giovedì sera. Attraverso quella telecamera finalmente possiamo osservare la realtà dell’estremismo islamico nel nostro Paese per quella che è, senza mistificazioni.
Apr 12
di Massimo Introvigne
Caso numero uno. Nell’ultimo weekend al variopinto convegno del Campo Antimperialista a Chianciano, che ha visto insieme sedicenti resistenti irakeni e ultra-comunisti vicini alle Brigate Rosse come i Carc, il portavoce dell’Ucoii, l’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia, dichiara – registrato in video e salutando i compagni a pugno chiuso – che “i giovani musulmani d’Europa possono essere compagni di strada e di lotta e ne abbiamo visto una parte notevole in Francia, due anni fa”.
Apr 12
In Germania, rifiutato il divorzio a una donna marocchina perché le violenze del marito sono giustificate dalla cultura islamica. E’ un grave segnale del processo di tribalizzazione verso cui si è avviata l’Europa. Che ignora anche la possibile evoluzione dell’islam: negli stessi giorni in Niger i capi tradizionali chiedevano al locale governo di vietare i matrimoni precoci delle bambine.
di Anna Bono
Apr 12
di Piero Sinatti
Solo in Russia hanno ricordato la scrittrice russa Lidija Chukovskaja (1907-1996) nel centenario della nascita (24 marzo). Figlia del famoso poeta e critico letterario Kornej Chukovskij, assurse a grande notorietà negli anni 60-70, quando in Occidente uscirono per la prima volta i suoi libri, proibiti in patria. Partecipò attivamente al Dissenso e al samizdat. Fu espulsa dall’Unione degli scrittori sovietici nel 1974. Solzhenitsyn l’ha definita “gloria della pubblicistica russa “. Ma è un giudizio limitativo. Lidija fu una grande scrittrice e una testimone d’eccezione.
Apr 12
Castro sulla scena pubblica, con un articolo scritto per il giornale ufficiale del regime, è nel nome dell’ecologismo: contro la scelta di Bush di puntare sui biocarburanti. “Condanna a morte 3 miliardi di persone”. Ma dietro gli argomenti “verdi” c’è la preoccupazione che l’America Latina sia meno dipendente dal petrolio dell’amico Chavez.
di Fabrizio Proietti