Il Tempo, 23 luglio 1985
“Religione civile” e secolarizzazione.
di Augusto Del Noce
Il recente libro di Pietro Scoppola La “nuova cristianità” perduta (Ed Studium, Roma) ha il merito di affrontare senza reticenze quello che è il paradosso più singolare e più visibile dei decenni del dopoguerra italiano: un partito “cristiano” sorto non soltanto nell’esigenza di tutelare i legittimi diritti dei cattolici, ma nella speranza (o, almeno, accompagnato nelle sue origini dalla speranza) di fondare una “nuova cristianità”, detiene da quarant’anni la funzione di guida prevalente nella politica italiana: pure, in questo periodo è avvenuto il massimo processo di cristianizzazione che mai si era dato nella storia del nostro paese.
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