Obiezione ancora nel mirino

NOobiezioneRadici Cristiane n.89 novembre 2013

Le rivoluzioni più pericolose sono quelle che avvengono in modo silenzioso, quasi impercettibile. Come il nuovo Codice dei Medici dimostra. Se passasse così com’è, per l’obiettore si prospettano grane a non finire. Pur cercando solo di seguire la propria coscienza e rivendicare un proprio diritto.

di Tommaso Scandroglio

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Trasmettere le «regole» in democrazia

comizioStudi cattolici n.633 – novembre 2013

Con la modernità si è imposta l’idea scientifica dell’universo quale spazio infinito, omogeneo, retto dalla sola geometria. Il mondo non è più una società gerarchicamente ordinata in cui ciascuno è più o meno obbligato a occupare il posto che gli è assegnato, ma una società democratica di cittadini eguali in diritto, in cui i posti sono per principio offerti a tutti.

La tesi di Olivier Rey, docente di Filosofia all’Università Panthéon-Sorbonne, è che l’àmbito in cui il principio democratico pone i problemi più acuti è l’educazione. La partecipazione al processo democratico suppone il rispetto di certe regole che devono essere ricevute dall’esterno. V’è una tensione tra la parte di eteronomia non democratica che comporta l’educazione alla democrazia e il dispiegarsi della democrazia a cui questa educazione mira.

La tentazione è di rinunciare all’autorità e di fare affidamento sulla natura, che, tuttavia, lasciata a sé stessa non dà per nulla la libertà individuale: «L’impulso del solo appetito è schiavitù», ha scritto Rousseau. Inoltre, soggiunge Rey, l’autorità per esercitarsi ha bisogno di incarnarsi nelle istituzioni, mentre durante il mezzo secolo trascorso si è spesso ritenuto che l’individuo debba strappare la libertà alle istituzioni che cercano di sottrargliela, ma credere che la libertà arrivi solo con la scomparsa dell’autorità è cedere all’illusione della colomba che si immagina di volare più in fretta nel vuoto, senza la resistenza dell’aria, mentre non potrebbe neanche decollare.

Olivier Rey

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Il papa: col progressismo arrivano i sacrifici umani

abortoLa nuova Bussola Quotidiana,

19 novembre 2013

di Massimo Introvigne

Di solito La nuova Bussola Quotidiana non commenta le omelie di Papa Francesco a Santa Marta, non perché un’omelia pontificia non sia Magistero – lo è -, ma perché non ne sono diffusi testi ufficiali ma solo riassunti giornalistici. Ogni regola però ha le sue eccezioni, e l’omelia del 18 novembre – di cui traiamo citazioni da Radio Vaticana – è così significativa che merita di non essere ignorata.

Si tratta di una fortissima denuncia, nel solco di Benedetto XVI, di un «progressismo» che «negozia» la fedeltà al Signore, cede a diabolici «padroni del mondo» e finisce per appoggiare «leggi che proteggono sacrifici umani».

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Bergoglio: "Rispetto per i gay, ma la famiglia è un’altra cosa

famigliaLa nuova Bussola Quotidiana,

16 novembre 2013

di Massimo Introvigne

Tutte le volte che chi scrive, e tanti altri amici, manifestano in pubblico la sua opposizione alla legge liberticida sull’omofobia e ai progetti di legge sul «matrimonio» omosessuale, si alza sempre la manina di un oppositore che ci accusa di essere «contro il Papa», citando – non sempre con le parole esatte – la sua famosa frase, nell’intervista sull’aereo che lo riportava a Roma dal Brasile, secondo cui se una persona omosessuale «cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?».

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From the education emergency to the education alarm

emoObservatory Cardinal Van Thuân On the Social Doctrine of the Church Newletter n.455

2013-11-15 Press  Release

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Dall’emergenza educativa all’allarme educativo

emoOsservatorio Internazionale Cardinale Van Thuan,

Newsletter n.455 -15 novembre 2013

Comunicato stampa

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Il bisogno di avere una madre e un padre

genitoriFamiglia Oggi n.6 novembre-dicembre 2013

La presenza dei genitori svolge un ruolo basilare nello sviluppo psicosociale.Fonda l’identità della persona e promuove la costruzione dei legami. La coppia coniugale è portatrice di cura, protezione e affetto (funzione materna) e, allo stesso tempo, di giustizia ed equità (funzione paterna). Il loro connubio permette una cura responsabile.

di Rosa Rosnati e Raffaella Iafrate

(docenti di Psicologia dell’adozione, dell’affido e dell’enrichment familiare, Università Cattolica di Milano)

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Il rapporto Chiesa–mondo e la corretta laicità della politica.

laicitèOsservatorio Internazionale cardinale Van Thuan
Newsletter n.454 11 novembre 2013

Intervento alla Scuola di Formazione all’impegno politico

– Modena –

Il 9 novembre 2013, Stefano Fontana è intervenuto alla Scuola di formazione politica di Modena (presso il Centro Giacomo Alberione) con una relazione su “Il rapporto Chiesa – mondo e la corretta laicità della politica”. Egli ha condotto una serie di riflessioni a partire da alcune esperienze concrete, dato che l’uditorio era costituito da persone disponibili ad impegnarsi in politica. Alla fine dei quattro casi esaminati, ha fatto delle riflessioni conclusive. Ne è derivata una trattazione semplice, basata sull’esperienza, ma proprio per questo forse più interessante di certe lezioni troppo cattedratiche. La lezione si è conclusa con un monologo da parte del relatore, che si è messo nei panni di un cattolico che voglia impegnarsi in politica e che ragiona tra sé e sé.

di Stefano Fontana

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Balle bestiali

cavie_laboratorioTempi n.45 13 novembre 2013

«Piantiamola di usare la parola “vivisezione”, non è quello che facciamo». Silvio Garattin, scienziato e ricercatore farmacologico spiega perché «l’uso delle cavie è necessario per il progresso della ricerca». E respinge gli animalisti. «Gridano ma mangiano carne. Protestano tanto ma usano anche le medicine»

di Emanuele Michela

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Gli anni 1960: una "storia" che continua ancora

sixtiesCristianità n. 347-348 (2008)

George Weigel, nato a Baltimora, nello Stato nordamericano del Maryland, nel 1951, è studioso e opinionista cattolico, ascrivibile a una delle famiglie di cui si compone il mondo neoconservatore statunitense. Distinguished Senior Fellow all’Ethics and Public Policy Center di Washington, nel 1986 ha dato vita alla James Madison Foundation, servendo come suo primo presidente.

Per il suo impegno culturale profuso negli anni a difesa della verità della dottrina e del Magistero cattolici è stato insignito della croce papale Pro Ecclesia et Pontifice. Ha pure ricevuto otto lauree honoris causa e la medaglia d’oro Gloria Artis conferitagli dal governo della Polonia.Fra i suoi scritti sono stati tradotti in italiano: Verso una società libera: cento anni di dottrina sociale cattolica, con un’introduzione di don Richard John Neuhaus (Mondadori, Milano 1994); L’ultima rivoluzione: la Chiesa della resistenza e il crollo del comunismo (Mondadori, Milano 1994); Testimone della speranza. La vita di Giovanni Paolo II (Mondadori, Milano 1999); La Chiesa spiegata a chi non crede (e a chi desidera capire di più per credere meglio) (Rubbettino, Soveria Mannelli [Catanzaro] 2008); La cattedrale e il cubo. Europa, America e politica senza Dio, a cura di F. Felice (Rubbettino, Soveria Mannelli [Catanzaro] 2006); e Benedetto XVI. La scelta di Dio, a cura di F. Felice (Rubbettino, Soveria Mannelli [Catanzaro] 2006).

Il saggio qui tradotto è stato pubblicato con il titolo The Sixties, Again and Again in First Things: The Journal of Religion, Culture, and Public Life (mensile edito da The Institute on Religion and Public Life di New York e diretto da don R. J. Neuhaus, aprile 2008, pp. 32-39) ed è adattamento di una conferenza tenuta il 23 gennaio 2008 come William E. Simon Lecture, il ciclo annuale intitolato all’ex ministro del Tesoro degli Stati Uniti d’America, businessman e filantropo cattolico William Edward Simon (1927-2000), che, organizzato dall’Ethics and Public Policy Center e tenutosi presso la sua sede di Washington, ha avuto come titolo Referendum on the Sixties: The Issues Behind the Issues in 2008. Traduzione, note e inserzioni fra parentesi quadre sono redazionali.

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