Il Pci compie cento anni ed é al potere in Italia (sotto altro nome)

Dal blog di Antonio Socci

12 Ottobre 2020

di Antonio Socci

Cent’anni fa, fra l’estate 1920 e il gennaio 1921, nasceva il Partito Comunista Italiano. Non è storia passata. Perché proprio dopo il crollo del Muro di Berlino (1989) e il cambio del nome del partito (1991), la sua classe dirigente è arrivata al potere in Italia e ci resta da anni sebbene minoranza nel Paese e sconfitta alle elezioni.

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La storia della pillola abortiva: dai campi di concentramento a Rockefeller, Clinton, Gates e Soros

Libertà e Persona 19 Ottobre 2020

 di Lorenza Perfori

http://https://youtu.be/-0ROKzBAskI

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Determina Aifa su Ellaone a minori: perché contrasta con la legge

Centro Studi Rosario Livatino

15 Ottobre 2020

Michela Fenucci

Magistrato con funzioni anche di Giudice tutelare al Tribunale di Pavia

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Libertà cyber-psichedelica? (2020)

PsyPolitics 8 Ottobre 2020  

“La libertà è schiavitù” – George Orwell

di Federico Soldani

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Un’educazione distributista – di Stratford Caldecott

Dal blog Uomo Vivo 23 Ottobre 2012

Per gentile concessione dell’amico Stratford Caldecott, che ringraziamo, pubblichiamo la traduzione di un intervento pubblicato dal sito Distributist Review sull’educazione distributista; il breve saggio riprende alcuni concetti già espressi da Caldecott in un altro intervento cui demmo spazio alcuni mesi fa dal titolo “La questione dello scopo“, e dei suoi volumi Beauty for Truth’s sake e Beauty in the Word.

Ringraziamo il nostro Gianmaria Spagnoletti per la traduzione dall’inglese.

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Fraternità, fratellanza fra religioni, disuguaglianza, proprietà privata: i grandi equivoci della “Fratelli tutti” di Francesco

L’Occidentale 6 Ottobre 2020

 di Stefano Fontana

Bisogna oggettivamente riconoscere che l’enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti non è pienamente convincente. Non solo per il linguaggio, spesso approssimativo e debitore di modalità espressive giornalistiche o sociologiche, non solo per le valutazioni non sempre adeguatamente argomentate, non solo per le ripetizioni sia tematiche che linguistiche di un repertorio reiterato nel tempo, ma anche per i contenuti stessi dell’insegnamento. Continua a leggere

Il maestro Gianvincenzo Cresta: “la musica sacra ci sospende tra cielo e terra”

inFormazione Cattolica 9 Ottobre 2020

di Maria Luisa Donatiello

Il maestro Gianvincenzo Cresta, docente di Teoria dell’Armonia e Analisi presso il Conservatorio di Musica di Avellino, è tra i compositori italiani contemporanei più operosi e ispirati. Cattolico praticante, fa delle sue composizioni un esempio alto di fusione tra la musica antica (dalla quale non si può prescindere perché fondante la nostra cultura e la nostra tradizione) e la musica sperimentale ed elettronica dei nostri giorni.

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La Destra a confronto. La sinistra ha fallito?

Il Borghese n. 10 ottobre 

di Giuseppe Brienza

«Si può rimpiangere un Regime che scriveva “dio” con la minuscola e “Kgb” maiuscolo?». Da questa citazione di Aleksandr Solzenicyn (1918-2008) partiamo per riassumere finalità e contenuti del libro, presentato il 24 agosto a Tortoreto Lido (Teramo), dal titolo: La sinistra ha fallito? Opinioni a confronto (a cura di Italo Inglese, Postfazione di Riccardo Cristiano, Edizioni Solfanelli, Chieti 2020, pp. 160, € 12).

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Sui diritti umani, nessuno può fare la lezione alla Chiesa

Tempi 8 ottobre 2020  

Come mostra il ruolo della Chiesa nella difesa degli indiani d’America, è solo un mito che sia stato l’Illuminismo a difendere i “diritti umani” di tutti

Matteo Salonia  

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Il fondamentalismo islamico (di Riccardo Redaelli)

animalfarm

(da Accademia)

[per leggere e scaricare il vol. clic sulla foto]

Lo studio cerca  di fornire una sorta di “filo rosso”, attraverso i diversi accadimenti storici e le diverse aree; delle linee interpretative e di orientamento che permettano una ricostruzione non troppo parziale, o indecifrabile a un lettore non specialista, del complesso fenomeno chiamato “fondamentalismo islamico”.

Una lettura che non ha voluto essere deterministica, come se l’islamismo violento e radicale di questi anni fosse una sorta di destino ineludibile dell’islam e soprattutto fissato per sempre, come vorrebbero alcuni sostenitori dello “scontro fra civiltà”.

Certo è, però, che all’interno della tradizione islamica consolidatasi nei secoli, vi sono elementi e norme – irrigiditesi con la ricordata chiusura delle porte dell’ijtihad, lo sforzo individuale di trarre norme dalle fonti del diritto islamico, a favore del taqlid (l’applicazione imitativa delle regole giuridiche stabilite dalle scuole canoniche) – che pongono problemi evidenti di libertà del singolo individuo e di rapporto con le forme e il concetto di democrazia rappresentativa..