Padre Gabriele Amorth : cosa resta del suo insegnamento

Korazim.org 1 Maggio 2025

Padre Gabriele Amorth a cento anni dalla nascita:

cosa resta del suo insegnamento

di Giuseppe Brienza

Cento anni fa nasceva a Modena padre Gabriele Amorth (1925-2016), il famoso esorcista appartenente alla Società San Paolo fondata dal Beato Giacomo Alberione che, per tanti anni, ha combattuto al servizio della Chiesa contro le forze del Male lanciando un chiaro messaggio di denuncia degli effetti malvagi della «modernità posseduta dal Maligno».

Il fenomeno delle possessioni diaboliche, infatti, come ci ha ripetuto tante volte il religioso, non riguarda solo i singoli, ma anche le società e i popoli. I piani terroristici dell’islamismo o di altra natura e le barbare uccisioni compiute di vittime innocenti così come la “cultura della morte” promossa dalle élite dell’Occidente postcristiano sono con tutta evidenza ispirate in ultima analisi da Satana. Ma sono diabolici anche gli abusi sessuali sui minori, la tolleranza o legalizzazione delle droghe, lo sfruttamento della prostituzione, la riduzione in schiavitù di tanti poveri costretti a lavorare per paghe miserabili, i giochi finanziari dei potenti senza scrupoli etc.

Padre Amorth ci manca molto perché non le mandava a dire, sia a potenti sia ad ecclesiastici mondani, sulle esigenze e responsabilità della lotta contro il demonio. Nel suo ultimo libro, pubblicato postumo, ha scritto tra l’altro: «Il demonio ha una forza immensa. Anche se oggi si cerca di cancellare perfino il ricordo di questo potere. Papa Francesco, invece, ha cominciato fin dai primi discorsi a parlare anche del demonio: e pure Gesù ha iniziato la sua missione pubblica lottando contro il Maligno. L’ha annientato, l’ha superato» [Gabriele Amorth, Il diavolo, oggi. Le ultime parole di un esorcista, Piemme, Casale Monferrato 2017].

Non a caso l’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE), che il religioso paolino ha fondato nel 1994 assieme all’esorcista francese p. René Chenesseau (1924-2010), nel messaggio di cordoglio per la morte del Santo Padre, ne ha voluto ricordare in particolare il «coraggio e amore verso i più poveri, gli emarginati e, in particolare, i tribolati ad opera del maligno» (AIE, Messaggio di cordoglio per la morte di Papa Francesco, 21 aprile 2025, www.aieinternational.it). Proprio all’inizio del pontificato di Bergoglio, in effetti, l’AIE è stata finalmente riconosciuta dalla Chiesa, sia pure come ‘associazione privata di fedeli’ (2014).

Oltre alla necessità di evitare qualsiasi tipo di compromissione con il mondo dell’occulto, padre Amorth ha sempre trasmesso ai fedeli e alle persone che incontrava che il Male e il diavolo esistano realmente ma, soprattutto, esiste il Bene, ovvero l’immenso amore di Dio per gli uomini. Nel suo “testamento spirituale” ci ha lasciato in merito il chiaro messaggio: «se esiste un modo per distogliere il diavolo da noi, esso consiste nel lasciarci attrarre dalla bontà e dalla bellezza che promanano dal bene e dal nostro Dio e Padre» (Dio più bello del diavolo. Testamento spirituale, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2015).

Allo stesso tempo quella prestata da padre Amorth e dell’AIE è stata una costante opera di servizio alla Chiesa nella lotta contro il demonio ed i fenomeni malefici di cui rimangono tanto più vittime sia credenti sia non credenti in una società scristianizzata come la nostra. In un’intervista del 2001 alla rivista 30Giorni, ad esempio, si lamentava del fatto che molti, anche nel clero, non credano «più nel demonio e negli esorcismi, e nemmeno nel potere che Gesù ha concesso di scacciare i demoni». E questo era tanto più grave in un’epoca nella quale era ed è crescente l’attrazione per la magia, l’occulto, il satanismo: «Lo spaventoso calo della fede in tutta l’Europa cattolica fa sì che la gente si getti tra le mani di maghi e cartomanti, mentre prosperano le sette sataniche», non si stancava di denunciare.

Padre Amorth entrò giovanissimo nella Società San Paolo e venne consacrato sacerdote a Roma nel 1951. Fu formatore di religiosi paolini, insegnante, animatore spirituale, scrittore, giornalista. Nel 1985 il cardinale Ugo Poletti (1914-1997) lo nominò esorcista della diocesi di Roma, ruolo che lo rese celebre e a cui ha dedicato con serietà e impegno gli ultimi trent’anni della sua vita.

Nel momento della morte l’allora Superiore generale della Società San Paolo don Valdir José De Castro, assieme al superiore provinciale dell’Italia don Eustacchio Imperato, ne hanno attestato non solo il meritorio servizio alla Chiesa ma anche «l’intenso ministero paolino»con il quale padre Amorth «ha testimoniato tutto il suo amore a Gesù Maestro e a sua Madre Maria, Regina degli Apostoli» (L’Osservatore Romano, 18 settembre 2016, p. 6).

Padre Amorth ha lavorato come esorcista nella diocesi di Roma dal 1986 fino alla morte, avvenuta nell’Urbe il 16 settembre 2016. Inizialmente assistette il passionista Candido Amantini (1914-1992), che aveva ricoperto l’incarico per trentasei anni, prima di prenderne il posto. In questo periodo p. Amorth “ha salvato” migliaia di anime “in perdizione” (60.000 secondo le sue stesse affermazioni). I suoi libri continuano ad essere letti, tradotti e rieditati anche all’estero (si veda l’ultima ristampa Lutter contre les forces du mal pubblicata dalla casa editrice francese Presses du Châtelet, Parigi 2024, pp. 276). Il best-seller mondiale Un esorcista racconta (Presentazione di p. Candido Amantini, Edizioni Dehoniane, Bologna 1990, pp. 232), tradotto in 23 lingue, è giunto quest’anno alla 21° ristampa in Italia.

Dell’insegnamento del grande religioso paolino resta oggi il monito contro le pratiche occultistiche che, oltre a provocare danni psichici alla persona, come ansia, stress e apprensione, rischiano non di rado di provocare gravi rischi di natura spirituale a causa dell’intervento diretto del demonio. Denunciando l’inadeguata formazione sulla materia dello spiritismo da parte di molti sacerdoti e talvolta anche vescovi, la missione di padre Amorth servirebbe ancora nel nostro Paese a causa del progressivo venir meno del ruolo delle agenzie educative, pubbliche e private. Un esempio di tale situazione?

L’irresponsabilità recentemente manifestata dai vertici politici di alcune Amministrazioni locali che, nelle manifestazioni di socializzazione finanziate per la cittadinanza, «promuovono sempre più iniziative legate al tema della stregoneria e dell’occulto, considerandole un’attrazione che garantisce introiti ai Comuni e benefici al cosiddetto settore secondario» (Benevento e la Festa delle Streghe, Il Mattino, 29 marzo 2025).

L’ha denunciato da ultimo (non ripresa da quasi nessuno dei grandi media e, cosa ancor più grave, dalle testate cattoliche) l’Associazione internazionale degli esorcisti, stigmatizzando in particolare l’evento che si è svolto lo scorso mese a Benevento, dove il cui sindaco è Clemente Mastella, con una lunga carriera politica iniziata con la Democrazia Cristiana. Ebbene, proprio l’amministrazione da lui guidata – ha sottolineato l’AIE -ha promosso nei giorni coincidenti con l’equinozio di primavera (21-23 marzo), l’evento denominato “Janara – Le streghe di Benevento“, aperto da una conferenza con tutti i sindaci delle “città delle streghe” (Rifreddo, Triora, Castel del Monte, Uggiano, compresa la città di Salem, in Massachusetts).

«Pensare di intrattenere la popolazione, compresi i bambini e gli adolescenti, con temi appartenenti al mondo del male, del maleficio, dell’orribile e del macabro, come la stregoneria, denota un gravissimo malessere interiore e un’assenza di coscienza civile – ha affermato in un comunicato l’Associazione oggi presieduta da mons. Karel Orlita, esorcista della diocesi di Brno, Repubblica Ceca -, soprattutto in coloro che occupano ruoli politici o istituzionali e che promuovono con enfasi tali insensate iniziative. Favorire il mondo delle tenebre anziché quello della luce non può che portare prima o poi inevitabilmente a conseguenze tragiche».

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