I Poveri del Libano

Newsletter Giugno 2023 n. 7

Notiziario di un gruppo di volontari di “Oui pour la vie”, un’associazione di volontariato con sede a Damour in Libano, legalmente riconosciuta impegnata in favore dei più poveri di ogni appartenenza religiosa e provenienza www.ouipourlavielb.com Facebook: Damiano Puccini di padre

di Damiano Puccini

La profonda crisi che il Libano sta attraversando dal 2019 e che si è accentuata dopo l’esplosione nel porto di Beirut del 4 agosto 2020, sta mettendo a dura prova decine di migliaia di famiglie libanesi. Dal punto di vista economico, il Paese è in preda all’iperinflazione, che secondo i dati ufficiali ha raggiunto il 190% lo scorso febbraio, con picchi del 260% solo per i generi alimentari. La sterlina libanese ha perso il 98% del suo valore rispetto al dollaro statunitense e oggi otto libanesi su dieci vivono al di sotto della soglia di povertà. Per Pasqua il dollaro è arrivato a costare 130.000 lire libanesi, quando 4 anni fa ne costava 1.500.

Il Libano è in caduta libera e l’intero Paese sta crollando. Le scuole private stanno progressivamente chiudendo. Gli edifici di Beirut sono sempre più vecchi e malridotti. La popolazione soffre perché non può pagare le spese mediche. Famiglie, che oggi non possono nemmeno comprare il cibo, un tempo vivevano dignitosamente: questo non si è mai visto nella storia del Libano, se non nel 1916-17 quando ci fu la carestia e la gente morì di fame.

I beni di prima necessità sono diventati inaccessibili e fuori dalla portata della maggioranza dei libanesi, che sono anche preoccupati per la scolarizzazione dei loro figli. Le difficoltà economiche sono quasi insormontabili per i genitori che vogliono mandare i figli a scuola. Gli insegnanti sono in continuo sciopero. Le forze vive stanno lasciando il Libano. “La situazione per i libanesi è molto critica e complessa, … lo Stato, con le sue istituzioni, è completamente crollato, affondato dalla crisi economica, monetaria, sociale”. (Monsignor Khairallah, vescovo di Batroun).

La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la cucina di Damour, l’ambulatorio per i test sanitari e per AIDS – droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola per bisognosi di ogni appartenenza religiosa e provenienza.

Si chiedono sempre aiuti e pubblicità.

Sono ormai più di 2 mesi che il grande terremoto ha colpito la Siria e la Turchia, ma niente è terminato. Oui pour la Vie si occupa di un gran numero di siriani che sono venuti in Libano dopo la catastrofe e che non hanno più case e di persone malate assai gravemente a livello fisico e psichico,. Il problema è che il numero di queste persone e dei loro bisogni aumenta in modo tale che non riusciamo più ad aiutarli. Per questo l’equipe di Oui pour la Vie passa a vederli nelle loro tende e cerca di coprire il minimo dei loro bisogni. Ci facciamo carico di loro nelle nostre preghiere, soprattutto perché il contatto diretto tra noi e loro crea una relazione di amicizia e fiducia. Organizziamo anche passeggiate con questi poveri, perché l’uscire insieme donare tranquillità interiore ed energia.

Il caso particolare che segnaliamo, come richiesta di aiuti per questo mese, è quello di Ahmad Gaddar, di 61 anni, che non è sposato. Ha dei tumori al cervello e nei polmoni. Talvolta perde la sua memoria ed esce nudo per strada. Lui è in debito per gli esami e, se la sua salute glielo permetterà, dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico.

In Libano, a causa della grave crisi economico-finanziaria, militari e agenti di polizia sono costretti a fare un secondo lavoro per garantirsi il sostentamento. Lo ha riferito il quotidiano libanese “L’Orient le Jour”, precisando che la legge libanese vieta ai militari di avere un altro impiego. Dal 2019, il crollo del potere d’acquisto dei salari causato dall’inflazione e dalla svalutazione della moneta locale, ha spinto migliaia di militari e agenti di polizia a portare avanti più di un impiego. “Le Forze armate sanno che facciamo altri lavori, ma chiudono un occhio, altrimenti tutti andrebbero via”, ha spiegato uno di questi militari. Naturalmente la grave situazione finanziaria non ha interrotto le rinunce personali dei nostri volontari , che offrono fino ad un terzo dei loro stipendi per i più poveri.

Un signore di Damour, che abita vicino alla sede di Oui pour la Vie è aiutato con le medicine e l’affitto Anche lui, come altri, non ha figli, moglie o parenti. Gli è stata amputata una gamba e ora la sua salute è diventata più grave. E’ ricoverato in ospedale e rischia di perdere anche la seconda gamba Soffre di diabete alto e la sua salute si aggrava progressivamente. Quando tornerà a casa avrà bisogno di avere qualcuno che gli dia da mangiare e lo aiuti ad andare in bagno e a farsi una doccia… Il dottore ha detto che anche lui deve vedere uno psichiatra perché sta iniziando a cadere in una forte depressione. Questo signor ha solo noi ad aiutarlo.

Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.comPer inviare offerte: Bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI). IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC-Swift: UNCRITM1G05 se richiesto). Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com. Grazie.