Articolo pubblicato su Avvenire
del 18 gennaio 2001
Il Papa: convertiamoci a un’ecologia che renda dignitosa la vita di tutti
1. Nell’inno di lode, or ora proclamato (Sal 148,1-5), il Salmista convoca, chiamandole per nome, tutte le creature. In alto si affacciano angeli, sole, luna, stelle e cieli; sulla terra si muovono ventidue creature, tante quante sono le lettere dell’alfabeto ebraico, a indicare pienezza e totalità. Il fedele è come “il pastore dell’essere”, cioè colui che conduce a Dio tutti gli esseri, invitandoli a intonare un “alleluia” di lode. Il Salmo ci introduce come in un tempio cosmico che ha per abside i cieli e per navate le regioni del mondo e al cui interno canta a Dio il coro delle creature. Questa visione potrebbe essere, per un verso, la rappresentazione di un paradiso perduto e, per un altro, quella del paradiso promesso.
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