Articolo pubblicato su Tempi n. 44
del 3 Novembre 2000
di Marco Respinti
Sarà un luogo comune, ma il “paese reale” statunitense è davvero diverso da quello “legale”. La conferma viene ogni quattro anni: alle elezioni presidenziali vota metà degli aventi diritto (e quest’anno, pare, anche di meno). Eppure non c’è deficit di democrazia. Anzi. Viaggio in una libera repubblica di liberi cittadini, vicini allo slancio ideale del l’io umano, lontani dal collettivista e retorico giacobinismo europeo