di Dino Basili
II moralismo non piace. Figuriamoci il «moralismo apocalittico» praticato dalla sinistra italiana. Imperversa a cicli. L’ultimo assai rovineggiante (tutto va malissimo) e rovinoso (per il Paese) è cominciato con la sconfitta elettorale del 2001, proseguendo senza soste. Con l’avvicinarsi delle urne il catastrofisimo cresce, si gonfia, arriva anche al ridicolo. Niente paura, però. Nel caso di vittoria della coalizione a baricentro Ds saranno rose e fiori nel giro di pochi mesi. Per via della bacchetta magica. Quella capace di seminare artificialmente sdegno ed «evviva», di far apparire giusto l’ingiusto e viceversa, di trasformare in rendita le disgrazie (e le imperizie) altrui.