"Sicurezza? No, solo inutili fogli di via"

espulsioneIl Giornale, 3 novembre 2007

Il senatore Mantovano (An) giudica inefficaci le nuove norme: “Otterranno soltanto migliaia di pezzi di carta. Il governo ha tagliato i fondi necessari ai rimpatri immediati. Gli «allontanati» avranno un mese di tempo per sparire”

di Emanuela Fontana

Roma – Senatore Mantovano, quand’eravate al governo il centrosinistra vi accusava di caricare da Lampedusa i «charter della vergogna» pieni di clandestini. Ma quanti voli di rimpatrio farà partire adesso il governo Prodi per la Romania?

«Nessuno, credo».

C’è un decreto legge appena approvato.

«Non ci sono né le norme di legge, né i mezzi per procedere con i rimpatri. Avverranno solo nei primi giorni, e il governo darà grande risonanza e pubblicità a questo evento».

Il governo ha varato d’urgenza nuove normesulle espulsioni dei cittadini comunitari pericolosi. Lei intende dire che non cambierà niente?

«Non ci saranno migliaia di rimpatri. Magari migliaia di “provvedimenti di allontanamento” ».

Soltanto fogli?

«Esatto».

Il decreto sulle espulsioni non prevede espulsioni?

«Solo in determinate circostanze. Si tratta di deroghe, eccezioni. La regola sarà quella che i prefetti consegneranno provvedimenti di allontanamento».

E cosa prevede l’allontanamento?

«È un avviso in cui viene indicato, come si legge nel decreto, “il termine stabilito per lasciare il territorio nazionale”. C’è almeno un mese di tempo dalla notifica. Chi non se ne va e viene di nuovo identificato incorre in sanzioni penali lievi, addirittura con un minimo di un mese di reclusione. Si può convertire in una pena pecuniaria. E c’è la possibilità di fare ricorso al giudice ordinario, che può revocare l’espulsione».

Ma nel decreto legge ci sono delle deroghe.

«Sì, ci sono. Ma l’esecuzione immediata dell’espulsione avviene soltanto quando l’interessato ha tenuto comportamenti contrari ai “diritti fondamentali della persona”. Prendiamo il caso di Mailat, il romeno che ha ucciso Giovanna Reggiani. Se fosse stato controllato dai poliziotti prima di quello che ha fatto, e se questo decreto legge appena approvato fosse stato in vigore, non sarebbe mai stato allontanato».

Aveva dei precedenti.

«Ma li aveva in Romania. Il decreto non prevede che in questa circostanza venga consegnato il foglio di via».

E se gli fosse stato notificato comunque il provvedimento di allontanamento?

«Qualcuno scommette che Mailat avrebbe adempiuto a questa intimazione e se ne sarebbe andato dall’Italia con le sue gambe?».

Perché non ci sono i mezzi per i rimpatri?

«Nella Finanziaria 2008 è previsto un taglio di 820 milioni di euro per la sicurezza e del 10% degli straordinari. Gli stranieri da rimpatriare non sono normali passeggeri. A bordo degli aerei ci deve essere personale di polizia, che ha l’indennità di trasferta».

Quante espulsioni di romeni ci saranno, secondo lei?

«Non più di qualche centinaio. È un decreto legge di propaganda, una presa in giro. Si può definire come una norma che dà disposizioni su un trasloco. Il trasferimento delle pratiche di espulsione dei cittadini comunitari dal tavolo del ministro a quello dei prefetti».

(A.C. Valdera)