Articolo pubblicato su , Cristianità
n. 285-286 (1999)
di Mauro Ronco
1. In uno stupendo passo di Marco Tullio Cicerone (106-43 a. C.) si definisce la pietà come “[…] l’esatto compimento dei nostri doveri verso i parenti e i benefattori della patria” (1). Nel pensiero del filosofo di Arpino, che qualcuno ha giustamente definito “padre dell’umanesimo occidentale” (2), la pietà è una parte o forma della giustizia, per il carattere di obbligo che possiede, come la “religione”, onore e ringraziamento dovuto a Dio, la “gratitudine”, riconoscenza e compenso dovuto a chi ci ha fatto del bene, la “vendetta”, come proporzionata retribuzione del colpevole, la “riverenza”, come onore e deferenza verso coloro che sono costituiti in autorità, la “verità”, come rispetto del reale e lealtà nel rapportarsi agli altri.
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