Il relativismo nel tritacarne di Gibson

Apocalyptoil Giornale, 5 gennaio 2007

 di Massimo Introvigne

 L’uscita anche in Italia del film Apocalypto di Mel Gibson ha scatenato anche da noi orde di antropologi relativisti, di cui Gibson non è il vero obiettivo. Una certa corrente antropologica è soprattutto interessata a riaffermare, dopo gli attacchi di Benedetto XVI, il principio del relativismo culturale, secondo cui non esistono valori e giudizi universali, validi per tutte le culture, ma ogni azione, ogni gesto, ogni dottrina può essere giudicata soltanto all’interno della cultura in cui è nata, e solo un razzista considera una cultura come inferiore a un’altra.

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Da Ratisbona a Milano: in difesa di Darwin contro l’ "attacco cattolico”

Una risposta all’evoluzionista Telmo Pievani che su Micromega n.10-2006 contesta il discorso del Papa a Ratisbona

di Mihael Georgiev

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Caso

corriere_serail Giornale del 21 dicembre 2006

di Michele Brambilla

Con un editoriale apparso ieri sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia ha detto una cosa che a molti pare evidente, ma che i grandi giornali laici non avevano mai avuto l’ardire di riconoscere: e cioè che nei media italiani i cattolici non contano nulla. La loro voce è silenziata, oppure ridotta al rango di presenza un po’ naïf: bizzarra, goffa, residuo di un mondo sorpassato.

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Il cardinale e le coppie di fatto «Niente aiuti, lo Stato le ignori»

card_Caffarra

Card. Carlo Caffarra

Corriere della Sera  giovedì

14 dicembre 2006

Caffarra: l´Islam? Dialogo interreligioso solo con gli ebrei

Intervista di Aldo Cazzullo

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Pacs. Apripista per i gay

coppia_gayil Giornale, 13 dicembre 2006

I Pacs non sono un alternativa al matrimonio gay ma la via breve per scardinare la società democratica, che può definirsi tale solo quando poggia su principi di senso comune. Tra questi c’è anche la nozione che un figlio sia tale in quanto ha un padre e una madre e che il matrimonio sia l’unione fra un uomo e una donna.

di Massimo Introvigne

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Cara Martina, vai in chiesa

il Foglio del 23 dicembre 2006

Perché mi fai disperare? La fede solitaria vissuta nell’intimità è un fenomeno moderno e antichissimo. Il problema è che il tuo Dio personale non funziona, per la semplice ragione che quel Dio non esiste

di Camillo Langone

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Il Fascino della tradizione

traditioConferenza, dello Studio Teologico Interdiocesano

Forte dei Marmi, 23 Settembre 2006

organizzato da: INIZIATIVA CIVICA PER FORTE.

di don Pietro Cantoni

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CHIESA: il governo Prodi contro la famiglia

ProdiCorrispondenza romana n.972/01 -16 dicembre 2006

L’accusa viene direttamente dal Vaticano: il governo Prodi vuole distruggere la famiglia in Italia. Natale del 2006: sradicare la famiglia è la priorità della politica italiana, è infatti il titolo con cui l’“Osservatore Romano” del 9-10 dicembre ha attaccato l’ordine del giorno della maggioranza che impegna il governo a presentare un disegno di legge sulle unione civili entro le prime settimane del 2006.

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Immigrazione: «La sinistra fa la sanatoria per arruolare nuovi elettori»

sanatoria_immiil Giornale, 6 dicembre 2006

di Massimo Introvigne

Il governo continua a rivoluzionare la politica dell’immigrazione che, sotto il vigore della legge Bossi-Fini, aveva impedito che nascessero in Italia «banlieue» come quelle parigine, ghetti di immigrati disoccupati pronti a esplodere alla minima scintilla. Il disegno – lo ha spiegato il ministro Paolo Ferrero di Rifondazione comunista, che ha almeno il pregio di parlar chiaro fin da quando (prima delle elezioni) chiedeva la nazionalizzazione della Fiat – è palese: arrivare a portare in Italia una massa di extracomunitari tale da riequilibrare in pochi anni, tramite la «cittadinanza breve» e la concessione del voto, il vantaggio elettorale di cui gode la Casa delle Libertà nell’Italia settentrionale. Dal momento che gli elettori del Nord non votano per la sinistra, anziché cambiare politica il governo pensa di cambiare elettori.

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Il Mezzogiorno tra magia e religione popolare

mamuthone

Mamuthone sardo

La Civiltà Cattolica n.3754

18 novembre 2006

Giuserppe De Rosa s.j. 

I problemi politici, sociali ed economici del Mezzogiorno d’Italia sono stati oggetto di studi approfonditi e di accurate ricerche, particolarmente nella seconda metà del secolo XX. Una forte spinta a tali studi è venuta anche dalla popolarità che ha avuto il libro di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli (1). Nello stesso tempo, sotto l’impulso di don Giuseppe De Luca (2) e del prof. Gabriele De Rosa (3), sono stati pubblicati studi eccellenti sulla vita religiosa delle popolazioni meridionali dei secoli XV-XIX. Tra questi studi merita una particolare attenzione il volume di G. M. Viscardi, dell’Università di Salerno: Tra Europa e “Indie di quaggiù” (4).

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