Se si pone la libertà al di sopra dell’ordine

Tradizione Famiglia Proprietà newsletter 27 Agosto 2025

di John Horvat

Oggi in America prevale la sensazione generale che la società sia allo sbando. I sondaggi dimostrano che la gente non è soddisfatta della direzione che sta prendendo la nazione. Le cose e le istituzioni non funzionano come dovrebbero. Molti attribuiscono la colpa, non senza ragione, al liberalismo.

In effetti, il liberalismo gioca un ruolo significativo in questo generale collasso. Uno dei suoi errori più grandi è l’estrema attenzione alla libertà, che tende ad assumere forme sempre più radicali. Queste spesso si rivelano distruttive dell’ordine morale. Ciononostante, i liberali di ogni orientamento considerano questa libertà il bene più grande che deve essere promosso a tutti i costi.

Celebrare le scelte

Nel liberalismo, celebriamo le nostre scelte, anche quelle sbagliate, come manifestazione della nostra capacità di decidere il nostro destino persino quando le cose vanno male.

Apprezziamo la libertà di cercare di essere ciò che vogliamo, anche quando non possiamo essere ciò che desideriamo, come nel caso di un uomo che vuole essere una donna e viceversa. Questo piegare la realtà alla nostra volontà fornisce un’euforia che compensa gli effetti negativi di tali scelte.

Lo scopo della società liberale è quello di facilitare tutti gli atti di libertà, anche quelli contraddittori. La società diventa un luogo d’incontro di volontà contrastanti che devono essere coordinate per evitare il caos. Il liberalismo promette di organizzare le cose in modo che tutti accettino di non intralciarsi a vicenda mentre perseguono obiettivi separati.

I limiti della libertà

Va detto che non c’è nulla di sbagliato nella libertà. Dio ci ha dotati del libero arbitrio affinché potessimo compiere un numero enorme di scelte per raggiungere il nostro fine ultimo. Abbiamo ragione a celebrare questa libertà.

Tuttavia, la libertà ha dei limiti, ed è qui che iniziano i problemi del liberalismo. Non possiamo celebrare tutte le scelte.

Possiamo celebrare la libertà che porta alla realizzazione delle nostre possibilità. Ci rallegriamo, ad esempio, quando vediamo un uomo brillare e prosperare grazie a una sua saggia scelta di intraprendere una carriera. Tuttavia, non possiamo celebrare razionalmente la libertà di un uomo che diventa tossicodipendente per sua libera scelta. In questo caso, la sua scelta è autodistruttiva, indipendentemente dall’euforia personale che può provare quando è sotto l’effetto della droga. La sua libertà si trasforma in schiavitù al vizio e grava sulla comunità.

Celebriamo anche la libertà perché le nostre scelte hanno una dimensione sociale. Possiamo gioire dei benefici di una libera scelta che potrebbe manifestarsi in un matrimonio, poiché tutti coloro che circondano la coppia condividono la gioia della loro decisione di unirsi. Il matrimonio celebra anche l’eventuale arrivo di figli e la prosperità materiale che il matrimonio potrebbe portare alla comunità.

Tuttavia, non possiamo celebrare la libertà che comporta la rottura di una famiglia, poiché essa ha un impatto sui figli, sui parenti, sulle imprese e sulla società. Spesso grava sul governo con i frutti negativi di queste decisioni, dove tutti pagano ingiustamente il prezzo di tali scelte. Ciò va contro il bene comune.

Il primo bisogno dell’anima è l’ordine, non la libertà

Pertanto, la libertà non può essere il valore più alto in sé, poiché non è mai altro che un mezzo per raggiungere un fine proposto. La libertà avvantaggia la società solo nella misura in cui la maggior parte delle persone fa delle buone scelte.

Un luogo in cui tutti fanno scelte sbagliate non è altro che un covo d’iniquità dove nessuno ha onore e tutti approfittano degli altri. Può essere un luogo infernale, non molto dissimile da alcuni settori della nostra società attuale.

Pertanto, il liberalismo oggi sta fallendo perché non considera la preminenza dell’ordine sulla libertà.

Come afferma Russell Kirk, «l’ordine è il primo bisogno dell’anima». La libertà, la giustizia, la legge o la virtù sono tutte cose molto importanti, ma l’ordine è il bisogno primario e fondamentale. È la piattaforma su cui si basa tutto il resto. È il percorso che seguiamo per poter vivere con significato e scopo.

Senza ordine, la società precipita nel caos. L’ordine ci aiuta a orientarci, come una bussola. Senza di esso, la libertà non ha senso.

Definizione di ordine

L’ordine è quello stato delle cose in cui tutto funziona secondo la sua natura e il suo fine. Quando tutto fa ciò che dovrebbe fare, c’è ordine. Pertanto, è qualcosa che tendiamo a fare naturalmente e dove potremmo trovare la vera felicità in questa valle di lacrime.

Tuttavia, dobbiamo anche riconoscere che siamo costantemente attratti dal disordine a causa degli effetti del peccato e della nostra natura decaduta. La vita è una battaglia costante per mantenere l’ordine e la virtù tra le prove e le disgrazie che fanno parte della vita.

Il liberalismo rifiuta di riconoscere questa battaglia. Non si pronuncia sulla natura e sul fine delle azioni. Non definisce le azioni come buone o cattive. Qualsiasi azione che non sembri danneggiare un altro deve essere celebrata, anche se in seguito potrebbe portare al caos.

Purtroppo, nella lotta tra ordine e disordine, il liberalismo favorirà sempre le passioni sfrenate nella sua ricerca di massimizzare il piacere e minimizzare il dolore.

Libertà e ordine vanno di pari passo

Pertanto, il ritorno a come dovrebbero essere le cose deve comportare il ripristino di un concetto di ordine, e farlo con libertà.

Molti commettono l’errore di mettere in contrasto ordine e libertà. Tuttavia, la libertà non contraddice in alcun modo l’ordine, ma piuttosto lo adorna e lo abbellisce. Una persona virtuosa con un’anima in ordine ha l’enorme libertà di perseguire molteplici scelte libere, mentre il disordine rende schiave del vizio le sue vittime.

Per questo motivo, possiamo parlare della necessità di una libertà ordinata come della strada da seguire, perché ordine e libertà si completano a vicenda. Questa libertà ordinata deve coinvolgere anche la morale, poiché si tratta delle regole che mantengono il corretto funzionamento delle cose.

Il malcontento odierno è molto più un problema di mancanza di ordine che di eccesso di libertà. Ordine e libertà non possono essere separati. Appartengono l’uno all’altra.

Ordine cristiano

Ciò che manca in modo particolare è l’ordine cristiano.

Non possiamo cercare un ordine qualsiasi. Il vero ordine deve avere quell’elemento religioso che cerca la causa ultima delle cose in Dio. Quando le cose sono ordinate secondo il loro fine e la loro natura come Dio ha voluto, esse acquisiscono naturalmente significato e scopo.

Nel corso della storia moderna, l’Occidente ha prevalso perché poteva contare su famiglie stabili, sullo Stato di diritto, su comunità vivaci e sulla forte fede di un ordine cristiano.

Il liberalismo ha a lungo beneficiato e prosperato grazie a quest’ordine preso in prestito, ma i suoi acidi laicisti e individualistici hanno corroso tutto. Oggi è rimasto ben poco dell’ordine.

Ecco perché le cose non funzionano come dovrebbero. Manca l’ordine. Al suo posto c’è la frenetica intemperanza di passioni sfrenate che devastano tutta la società.

Molti cercano di imporre l’ordine senza libertà. Altri si aggrappano a qualsiasi cosa assomigli all’ordine anche se privo di alcun fondamento morale. Si impegnano in “crociate senza Dio” per una società meglio organizzata senza rinunciare alle loro passioni sfrenate e ai loro vizi. Queste soluzioni porteranno solo all’autoritarismo e all’abuso dei poteri governativi.

Abbiamo bisogno di un ritorno all’ordine cristiano e alla libertà, con Dio al centro. Solo allora la società non apparirà più distrutta e le cose funzioneranno correttamente.

Fonte: The Immaginative Conservative, 18 agosto 2025. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.