per Amnesty l’aborto è una questione umanitaria

amnesty_abortofonte: lifenews.com   27 aprile 2006

AMNESTY INTENATIONAL CHIEDE AI SUOI MEMBRI CHE LE PERMETTANO DI PROMUOVERE L’ABORTO PROCURATO A LIVELLO INTERNAZIONALE

L’Organizzazione Amnesty International intende porre freno all’abuso dei diritti umani tramite la manifestazione delle persone sensibili e contrarie all’abuso. Ma ora sembra che l’Organizzazione intenda inserire l’aborto nell’elenco dei diritti umani che essa riconosce e altresì promuovere il riconoscimento internazionale dell’aborto come diritto umano denunciando la nazioni che possiedono legislazioni pro-vita.

I leader di AI inoltreranno un documento ai propri membri che propone tre aree di dibattito sull’aborto in cui il gruppo potrebbe essere coinvolto.

Sostengono che l’aborto dovrebbe essere riconosciuto come diritto internazionale e che dovrebbero essere spinte a cambiare le legislazioni restrittive della libertà d’aborto. Le donne stuprate, affermano, o nelle situazioni dove la gravidanza minaccia la loro vita, dovrebbero avere un diritto illimitato a ricorrere all’aborto e l’Organizzazione desidera assicurarsi che le donne che hanno subito complicazioni in seguito alla pratica di un aborto male eseguito possano ottenerne la cura medica adeguata.

I governi hanno responsabilità di accertare che i diritti sessuali e riproduttivi siano tutti protetti”, dice A.I. nei suoi documenti. “Nessuno dovrebbe essere discriminato quando tenta di esercitare i propri diritti sessuali e riproduttivi, o chiede che questi vengano garantiti”.

Cheryl Hotchkiss, un funzionario di AI in Canada ha detto al CanWest New Service che esporre l’Organizzazione per i diritti dell’uomo all’opposizione dei movimenti pro-vita non rappresenta una cosa nuova. “Noi incontriamo e affrontiamo opposizioni sia sulla pena di morte, sia quando tocchiamo alcune questioni relative all’imprigionamento che sono patate bollenti, quindi non è per noi cosa nuova dover fronteggiare opposizioni”, ha detto. “Come Organizzazione noi abbiamo sempre ampliato il nostro lavoro sui diritti umani delle donne”.

I membri di AI sono stati esortati a offrire un loro commento sulla proposta di promuovere l’aborto, commento da portare alla riunione annuale del gruppo in maggio. Tali osservazioni inoltre saranno tenute presenti per la riunione globale del gruppo in Messico nell’agosto 2007.

Grazie ai funzionari dell’Amministrazione Bush, le Nazioni Unite non hanno ratificato i documenti dichiaranti l’aborto come diritto internazionale ed il presidente USA probabilmente lavorerà per impedire che ciò avvenga nel corso del suo mandato. I documenti di AI tuttavia affermano che l’Organizzazione intende incoraggiare le ONG che formano lobby di pressione presso l’ONU per spingere alla promulgazione di un documento internazionale che riconosca l’aborto come diritto umano fondamentale.

AZIONI POSSIBILI SUBITO: Fa sapere ad Amnesty International la tua opposizione a che l’Organizzazione si schieri a favore del riconoscimento dell’aborto e lotti contro le nazioni che possiedono legislazioni pro-vita, scrivendo al recapito email in: http://www.amnesty.org/