“se fossi mandato in guerra contro l’Iraq, commetterei peccato ?”
La Chiesa insegna che la guerra non è mai il mezzo idoneo per risolvere le questioni della giustizia perché nella guerra non sempre vince chi è nel giusto, ammesso che sia facile capire chi è nel giusto, dato che ogni contendente giustifica sempre molto bene le proprie ragioni.Tuttavia, la Chiesa insegna che, fino a quando- non ci sarà un’autorità intrernazionale competente, munita di forze efficaci, una volta esaurite tutte le possibilità di un pacifico accomodamento, non si potrà negare ai governi il diritto di una legittima difesa – (Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes n.79). Ma anche quando esisterà una vera autorità internazionale e un vero tribunale internazionale, la Chiesa ricorda che sarà sempre necessario un esercito internazionale in grado di far rispettare le decisioni del tribunale stesso con l’uso lecito della forza : – gli uomini, in quanto peccatori, sono e saranno sempre sotto la minaccia della guerra fino alla venuta di Cristo- (Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes n.78) .
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