Protocollo di Kyoto, ambiente e riduzione della CO2

Abstract: Il protocollo di Kyoto, che mira alla riduzione dell’anidride carbonica ritenuta responsabile del surriscaldamento atmosferico si è dato obiettivi troppo ambiziosi che comporteranno costi enormi per le collettività a fronte di dubbi vantaggi per l’ambiente con riduzioni della CO2 tutto sommato irrilevanti

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Protocollo di Kyoto e CO2, un falso allarme

Abstract: il Protocollo di Kyoto sulla riduzione della CO2 è il frutto di un falso allarme. Che il clima sia instabile è un dato di fatto. Ma le cause delle irregolarità sono incerte. E molte sono le perplessità che suscita il protocollo di Kyoto. In ogni caso la riduzione delle emissioni di CO2  risulta molto costosa  a fronte di risultati irrisori. In Europa a dispetto del fondamentalismo ambientalista  solo pochissimi Paesi sono riusciti a ridurre le emissioni mentre altri, tra cui l’Italia le hanno aumentate. Allo stato attuale delle conoscenze il bilancio della CO2 nell’atmosfera  è molto incerto.

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Sul clima sappiamo poco ma si fa terrorismo sull’ambiente

Abstract:  sulle reali dinamiche che regolano il clima gli scienziati sanno ancora poco e non sappiamo quali effetti avrà il riscaldamento tuttavia non si risparmiano le previsioni catastrofiche che avrà sull’ambiente. Anche per queste incertezze il protocollo di Kyoto non decolla. Intanto l‘allarmismo degli ecologisti sul clima è un ostacolo alla soluzione del problema dell’affondamento di Venezia

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Protocollo di Kyoto costi enormi e poco beneficio per l’ambiente

Abstract:  Se applicato il Protocollo di Kyoto comporterebbe costi enormi e non ci sarebbe neppure la sicurezza di ottenere benefici reali per l’ambiente poiché  su come funziona il  clima sappiamo poco e quindi neppure quanto la CO2 sia realmente responsabile dell’aumento della temperatura. Comprensibilmente, gli Usa si sono chiamati fuori e la Russia ci sta ripensando. Già, perché costerebbe infinitamente meno regalare un condizionatore a testa agli abitanti della Terra (esclusi gli eskimesi, naturalmente)

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Ambiente, catastrofi annunciate ma non avverate

Abstract: Ambiente, catastrofi annunciate ma non avverate, dal clima all’ambiente si continuano ad annunciare, e a sperare, sciagure che però non avvengono. I fatti continuano a smentire gli allarmisti. L’eco pessimismo ha basi più solide della scienza ambientale, in parte perché serve a fini politici. .

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Urss ed ecologia. Lo scempio dell’Aral

Abstract: I movimenti “verdi” sono schierati a sinistra eppure Chernobyl e il lago Aral dimostrano che in Urss l’ecologia era l’ultima delle preoccupazioni . Un tempo il lago Aral era il quarto bacino d’acqua dolce più grande della terra, oggi è ridotto a poco più di una pozza d’acqua, con metà della sua superficie originale, e imbottito di agenti chimici

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Ogm aiutano il Terzo Mondo

Abstract: ogm aiutano il Terzo Mondo, per questo i ricercatori chiedono di non essere boicottati nelle loro ricerche.  Il Terzo Mndo non vuole rimanere stritolato dalle due superpotenze e dalla prepotenza economica delle aziende e dei consumatori occidentali, per questo nascono Ogm di terza generazione, diversi da quelli concepiti per un’agricoltura intensiva, forse dannosi o forse no.

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Su ogm e biotecnologie c’è tanta ignoranza

Su ogm e biotecnologie c'è tanta ignoranza

Francesco Salamini

Abstract: su ogm e biotecnologie c’è tanta ignoranza. Quando la scienza alleata dell’uomo viene assalita dall’ignoranza armata e dalla disinformazione. Chi e perché su biotecnologie, transgenico e globalizzazione, grida al complotto pluto-giudaico delle multinazionali. Conversazione con un insigne genetista, direttore di uno dei più importanti istituti di ricerca del mondo, il Max Planck di Colonia, Germania.

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Biotecnologie e Ogm, dilaga la disinformazione

OgmAbstract: biotecnologie e Ogm, dilaga la disinformazione e il pregiudizio non suffragato dai fatti che danneggia l’agricoltura e i prodotti italiani. Da due anni a questa parte l’Osservatorio di Pavia sta svolgendo un monitoraggio dell’informazione relativa alle agrobiotecnologie. Intervista a Francesco Sala, professore di Botanica e Biotecnologie a Milano, curata dal periodico universitario “Tana del Re” che smentisce  molti luoghi comuni 

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Sfatiamo i pregiudizi dei fondamentalisti ecologici

Abstract: sfatiamo i pregiudizi dei fondamentalisti ecologici, che sognano di rivedersi tutti insieme a Seattle, per attizzare la rivolta ecologista e l’utopia di un mondo in armonia con la natura. Credono ciecamente nelle colture biologiche, aborriscono prodotti chimici e multinazionali, difendono le specie vegetali con più generosità che quelle umane. E, come nel caso dei cibi transgenici, fanno leva su paure ancestrali per diffondere nell’opinione pubblica l’idea che la scienza è buona solo quando non è industria.

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