
Rino Cammilleri
Mag 20
Rino Cammilleri
Mag 20
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Mag 19
C’è tutto un vasto schieramento ecologista e politically correct che è energicamente schierato contro la vivisezione degli animali e contro gli esperimenti dei laboratori scientifici e farmaceutici. E che accorderebbe tutela, con tutta probabilità, agli embrioni di scimpanzé. Ma a quelli dell’uomo proprio no
Antonio Socci
Mag 18
La Grande Arche de la Défense
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La cultura laica stravince e la sociologa Danièle Hervieu-Léger decreta la fine del cattolicesimo francese. Ma anche la Chiesa ha le sue colpe. Gianni Ambrosio spiega perché
di Sandro Magister
Mag 18
Il problemi dell’uso dell’embrione, che a noi sembrano sorti con le tecniche di procreazione assistita, agli occhi di Guardini erano già tutti presenti al momento della legislazione tedesca sull’aborto, e s’intrecciano con la consapevolezza storica del recentissimo passato nazista, il quale impedisce di vedere che “ogni violazione della persona, specialmente quando s’effettua sotto l’egida della legge, prepara lo Stato totalitario”.
di Lucetta Scaraffia
Mag 17
L’Indipendente 13 maggio 2005
Ebbene la lotta tematica al relativismo morale può, deve essere, il cemento di questo nuovo soggetto degli italiani e per gli italiani.
di Marco Respinti
Mag 17
E’ in corso da anni una strategia mediatica per far recepire l’omosessualità. Ecco le modalità impiegate al cinema e in televisione. In prodotti che hanno scarso successo di pubblico.
di Armando Fumagalli
Mag 17
Mag 17
Obiezioni più gravi possono sorgere – e sono state espresse – circa il mio uso della parola “cristiano” per indicare chi accetta le dottrine comuni del cristianesimo. Mi chiedono: «Chi sei tu, per stabilire chi è e chi non è cristiano?»; oppure: «Non è possibile che persone cui non è dato credere a queste dottrine non siano spesso molto più autenticamente cristiane, più vicine allo spirito di Cristo, di tanta gente che vi crede?”. Ora, questa obiezione è in un certo senso molto giusta, molto caritatevole, molto spirituale, molto acuta. Ha tutti i pregi del mondo, tranne quello di essere utile.
Mag 17
di Carlo Sgorlon
Qualcuno si lamenta che si stia perdendo l’abitudine di dare del “lei” alle persone umili, spesso sventurate, costrette a vivere negli asili per vecchi, negli ospedali, nelle carceri, nei riformatori. Giusta lamentela. E’ una questione di forma e di abitudine, senza dubbio. Ma anch’esse diventano importantissime quando qualcuno vive in una situazione umiliante, e per lui diventa di grandissimo momento essere rispettato e riconosciuto nella sua dignità di persona.